Il volume si compone di due parti: nella prima viene svolta un'ampia ricostruzione e riflessione sugli indirizzi scientifici e politici attinenti a queste due dimensioni, analizzando le più rilevanti ricerche internazionali e i dati relativi alla situazione italiana; nella seconda si presenta una ricerca originale relativa agli orientamenti e all'utilizzo delle nuove tecnologie nelle scuole superiori dell'Emilia Romagna. Attraverso l'uso di molteplici strumenti (come interviste ai dirigenti, ai responsabili delle nuove tecnologie e ai responsabili dell'educazione al benessere, schede sulla dotazione, sui Pof, sui siti web scolastici, e focus group) la ricerca arriva a smentire alcune teorie e stereotipi relativi al ruolo "demiurgico" delle tecnologie e alle presunte "resistenze" dei docenti al loro uso. Nel complesso l'indagine verifica che la scuola superiore dell'area indagata è stata capace di introdurre una serie di pratiche innovative e che queste sono state strettamente connesse con alcune innovazioni organizzative prodotte dalla riforma autonomistica. Essa tuttavia, come in generale il sistema scolastico italiano, non è stata in grado finora di avviare una "grande trasformazione" della didattica e della comunicazione. La difficoltà non è però solo interna al mondo scolastico, ma piuttosto del Paese. Solo ritrovando il senso del grande investimento etico e culturale che la scuola rappresenta e veicola sarà possibile procedere ad ulteriori salti di apprendimento per tutti gli attori del sistema formativo.
Bibliografia
PECCENINI, Mirco
2004
Abstract
Il volume si compone di due parti: nella prima viene svolta un'ampia ricostruzione e riflessione sugli indirizzi scientifici e politici attinenti a queste due dimensioni, analizzando le più rilevanti ricerche internazionali e i dati relativi alla situazione italiana; nella seconda si presenta una ricerca originale relativa agli orientamenti e all'utilizzo delle nuove tecnologie nelle scuole superiori dell'Emilia Romagna. Attraverso l'uso di molteplici strumenti (come interviste ai dirigenti, ai responsabili delle nuove tecnologie e ai responsabili dell'educazione al benessere, schede sulla dotazione, sui Pof, sui siti web scolastici, e focus group) la ricerca arriva a smentire alcune teorie e stereotipi relativi al ruolo "demiurgico" delle tecnologie e alle presunte "resistenze" dei docenti al loro uso. Nel complesso l'indagine verifica che la scuola superiore dell'area indagata è stata capace di introdurre una serie di pratiche innovative e che queste sono state strettamente connesse con alcune innovazioni organizzative prodotte dalla riforma autonomistica. Essa tuttavia, come in generale il sistema scolastico italiano, non è stata in grado finora di avviare una "grande trasformazione" della didattica e della comunicazione. La difficoltà non è però solo interna al mondo scolastico, ma piuttosto del Paese. Solo ritrovando il senso del grande investimento etico e culturale che la scuola rappresenta e veicola sarà possibile procedere ad ulteriori salti di apprendimento per tutti gli attori del sistema formativo.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.