Nel presentare la rivista The Germ. Thoughts towards Nature in Poetry, Literature and Art, pubblicata in quattro numeri nel 1850 a Londra presso la casa editrice Aylott & Jones, si deve specificare che si tratta della prima edizione italiana. La si è definita la rivista dei Preraffaelliti, perché nel 1848 i pittori William Holman Hunt, John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti e lo scultore Thomas Woolner, la cui età era compresa fra i diciannove e i ventitré anni, si erano incontrati alla Royal Academy e insieme al critico e poeta William Michael Rossetti, fratello di Dante Gabriel, al pittore James Collinson e al critico e pittore Frederick George Stephens avevano fondato la Pre-Raphaelite Brotherhood, che perseguiva l’ambizioso progetto di rinnovare le arti figurative recuperando l’autenticità delle espressioni pittoriche del Medioevo e del primo Rinascimento italiani. Della Confraternita Preraffaellita The Germ divenne il manifesto. L’idea di proporre The Germ nasce innanzitutto da considerazioni relative alla lontana datazione, alla sporadicità e alla modesta qualità critica delle riedizioni apparse dall’epoca vittoriana ad oggi. Non solo il numero di ristampe è esiguo, ma le più recenti tra esse risalgono agli anni Settanta: da trent’anni, dunque, The Germ non è più ripubblicato. In tali riedizioni manca inoltre un solido apparato critico. Nella presente ristampa anastatica dei quattro numeri di The Germ sono racchiuse opere in prosa e in versi di Dante Gabriel Rossetti, William Michael Rossetti, Christina Georgina Rossetti, Coventry Patmore, John Lucas Tupper, John Orchard, Frederick George Stephens, Thomas Woolner, Walter Howell Deverell, James Collinson, William Bell Scott e Major Calder Campbell. La pagina di copertina è seguita da un’incisione, che reca la firma di William Holman Hunt nel primo numero, di Collinson nel secondo, di Ford Madox Brown nel terzo, e di Deverell nel quarto. La scelta di presentare i quattro numeri della rivista integralmente e in lingua originale è motivata dalla considerazione che, fino ad ora, la fruizione dell’opera è stata condizionata dalla ripubblicazione di alcuni contributi di Dante Gabriel oppure di Christina Rossetti in ampie raccolte antologiche genericamente dedicate ai Preraffaelliti, ma spesso povere di indicazioni circa il contesto originale e poco attente alla collocazione diacronica. Alla consapevolezza che la conoscenza acquisita su The Germ dopo un secolo e mezzo dalla sua fondazione è vaga e parziale, si unisce la convinzione che ognuno dei quattro numeri costituisce un oggetto di interesse critico non solo per gli specialisti della cultura anglosassone, ma anche per studiosi di altre discipline quali la storia dell’arte, la storia delle idee e il comparatismo fra le arti. E naturalmente fra i destinatari della rivista preraffaellita vi sono anche i cultori del Preraffaellitismo, che si recano non solo in Gran Bretagna, ma in tutta Europa, per visitare esposizioni dedicate agli artisti preraffaelliti, oppure, più sovente negli ultimi due decenni, volte a ripresentare artisti attivi nel secondo Ottocento europeo ed accomunati dalla definizione di Simbolisti. Fu William Michael Rossetti il primo a riesaminare gli obiettivi della rivista, a interrogarsi sulle reazioni contrastanti da essa suscitate nel 1850, e a ricostruirne la ricezione critica nei cinquant’anni successivi. Nel saggio scritto nel 1899 e presentato come Introduction all’edizione di The Germ pubblicata da Elliot Stock nel 1901, egli fornisce indicazioni significative circa il rapporto articolato e talvolta contraddittorio che i giovani artisti stabilirono tra la chiarezza della visione e la veridicità della rappresentazione. La certezza che lo studio di W.M. Rossetti rappresenta un prezioso strumento per comprendere la genesi del Preraffaellitismo ha indotto le curatrici a scegliere di ripubblicare l’edizione del 1901.
The Germ. Thoughts towards Nature in Poetry, Literature and Art
SPINOZZI, Paola
2008
Abstract
Nel presentare la rivista The Germ. Thoughts towards Nature in Poetry, Literature and Art, pubblicata in quattro numeri nel 1850 a Londra presso la casa editrice Aylott & Jones, si deve specificare che si tratta della prima edizione italiana. La si è definita la rivista dei Preraffaelliti, perché nel 1848 i pittori William Holman Hunt, John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti e lo scultore Thomas Woolner, la cui età era compresa fra i diciannove e i ventitré anni, si erano incontrati alla Royal Academy e insieme al critico e poeta William Michael Rossetti, fratello di Dante Gabriel, al pittore James Collinson e al critico e pittore Frederick George Stephens avevano fondato la Pre-Raphaelite Brotherhood, che perseguiva l’ambizioso progetto di rinnovare le arti figurative recuperando l’autenticità delle espressioni pittoriche del Medioevo e del primo Rinascimento italiani. Della Confraternita Preraffaellita The Germ divenne il manifesto. L’idea di proporre The Germ nasce innanzitutto da considerazioni relative alla lontana datazione, alla sporadicità e alla modesta qualità critica delle riedizioni apparse dall’epoca vittoriana ad oggi. Non solo il numero di ristampe è esiguo, ma le più recenti tra esse risalgono agli anni Settanta: da trent’anni, dunque, The Germ non è più ripubblicato. In tali riedizioni manca inoltre un solido apparato critico. Nella presente ristampa anastatica dei quattro numeri di The Germ sono racchiuse opere in prosa e in versi di Dante Gabriel Rossetti, William Michael Rossetti, Christina Georgina Rossetti, Coventry Patmore, John Lucas Tupper, John Orchard, Frederick George Stephens, Thomas Woolner, Walter Howell Deverell, James Collinson, William Bell Scott e Major Calder Campbell. La pagina di copertina è seguita da un’incisione, che reca la firma di William Holman Hunt nel primo numero, di Collinson nel secondo, di Ford Madox Brown nel terzo, e di Deverell nel quarto. La scelta di presentare i quattro numeri della rivista integralmente e in lingua originale è motivata dalla considerazione che, fino ad ora, la fruizione dell’opera è stata condizionata dalla ripubblicazione di alcuni contributi di Dante Gabriel oppure di Christina Rossetti in ampie raccolte antologiche genericamente dedicate ai Preraffaelliti, ma spesso povere di indicazioni circa il contesto originale e poco attente alla collocazione diacronica. Alla consapevolezza che la conoscenza acquisita su The Germ dopo un secolo e mezzo dalla sua fondazione è vaga e parziale, si unisce la convinzione che ognuno dei quattro numeri costituisce un oggetto di interesse critico non solo per gli specialisti della cultura anglosassone, ma anche per studiosi di altre discipline quali la storia dell’arte, la storia delle idee e il comparatismo fra le arti. E naturalmente fra i destinatari della rivista preraffaellita vi sono anche i cultori del Preraffaellitismo, che si recano non solo in Gran Bretagna, ma in tutta Europa, per visitare esposizioni dedicate agli artisti preraffaelliti, oppure, più sovente negli ultimi due decenni, volte a ripresentare artisti attivi nel secondo Ottocento europeo ed accomunati dalla definizione di Simbolisti. Fu William Michael Rossetti il primo a riesaminare gli obiettivi della rivista, a interrogarsi sulle reazioni contrastanti da essa suscitate nel 1850, e a ricostruirne la ricezione critica nei cinquant’anni successivi. Nel saggio scritto nel 1899 e presentato come Introduction all’edizione di The Germ pubblicata da Elliot Stock nel 1901, egli fornisce indicazioni significative circa il rapporto articolato e talvolta contraddittorio che i giovani artisti stabilirono tra la chiarezza della visione e la veridicità della rappresentazione. La certezza che lo studio di W.M. Rossetti rappresenta un prezioso strumento per comprendere la genesi del Preraffaellitismo ha indotto le curatrici a scegliere di ripubblicare l’edizione del 1901.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.