Il tempo ha sempre affascinato gli uomini per la sua struttura (apparentemente) inviolabile e per la dimensione poetica che questo concetto porta con sé; nel corso della storia della civiltà, il tempo è stato un concetto cruciale per la comprensione della realtà. All’inizio del XX secolo, grazie alle scoperte scientifiche, prima fra tutte la teoria della relatività generale di Albert Einstein, la nozione di tempo è diventata un elemento importante anche per la scienza per comprendere la struttura dell’universo. Le continue e sempre più rapide scoperte scientifiche hanno dissolto anche la linearità del tempo e la sua stessa natura, offrendo nuove possibilità di ripensare lo spazio-tempo, come una serie di eventi collegati, ma non necessariamente lineari. Qualcosa che oggi sperimentiamo attraverso la multitemporalità del mondo digitale, ma che allo stesso tempo sposta anche il nostro modo di percepire la realtà fisica. Una realtà fatta di oggetti naturali ma anche di oggetti creati dall’uomo, dagli utensili agli oggetti simbolici e artistici, dal più semplice rifugio alla città. Tutto ciò che facciamo e produciamo fa inevitabilmente parte di una dimensione spazio- temporale. In questa realtà pluritemporale in cui viviamo, possiamo quindi interpretare il tempo - anche - come un elemento strutturale distintivo delle cose che gli esseri umani costruiscono, siano esse piccole o grandi, dagli utensili alle metropoli. In questo contesto, è molto interessante capire come funziona il tempo in due delle categorie più simboliche di oggetti di creazione umana, l’architettura e l’arte, in particolare l’arte nello spazio pubblico. Come il tempo influenzi la loro realizzazione, pensandolo come categoria costruttiva e fondamentale del progetto stesso. Il tempo che opera nell’opera d’arte è naturalmente diverso dal tempo che opera nell’architettura, ma la sovrapposizione di questi due tempi diversi, per struttura e percezione, crea inevitabilmente un terzo tempo, che chiameremo “Tempo di Intersezione”, che diventa l’oggetto di questa tesi.

Time has always fascinated men for its (apparently) inviolable structure and for the poetic dimension that this concept brings with it, during the history of civilization, time has been a crucial concept to understanding reality. At the beginning of the Twentieth century, thanks to the scientific discoveries, above all, Albert Einstein’s general relativity theory, the notion of time became an important element also for science for understanding the structure of the universe. The continuous and ever-faster scientific discoveries have also dissolved the linearity of time and its very nature, offering new possibilities to rethink space-time, as a series of connected, but not necessarily linear, events. Something we are experiencing today through the multi-temporality of the digital world, but which at the same time also shifts our way of perceiving physical reality. A reality made of natural objects but also objects crafted by man, from utensils to symbolic and artistic objects, from the simplest refuge to the city. Everything we do and produce is inevitably part of a space-time dimension. In this manytemporal reality in which we live, we can therefore interpret time - also - as a distinctive structural element of the things that human beings build, whether small or large, from tools to metropolises. In this background, it is very interesting to understand how time works in two of the most symbolic categories of objects of human creation, architecture and art, specifically, art in public space. How time influences their realization, thinking of it as a constructive and fundamental category of the project itself. The time that works into the artwork is naturally different from the time that works into architecture, but the overlapping of these two different times, by structure and perception, inevitably creates a third time, that we will call a “Time of Intersection”, which becomes the subject of this thesis.

The Time of Intersection - Time dynamics in the relationship between architecture and artworks in public space.

ROMANO, STEFANO
2023

Abstract

Il tempo ha sempre affascinato gli uomini per la sua struttura (apparentemente) inviolabile e per la dimensione poetica che questo concetto porta con sé; nel corso della storia della civiltà, il tempo è stato un concetto cruciale per la comprensione della realtà. All’inizio del XX secolo, grazie alle scoperte scientifiche, prima fra tutte la teoria della relatività generale di Albert Einstein, la nozione di tempo è diventata un elemento importante anche per la scienza per comprendere la struttura dell’universo. Le continue e sempre più rapide scoperte scientifiche hanno dissolto anche la linearità del tempo e la sua stessa natura, offrendo nuove possibilità di ripensare lo spazio-tempo, come una serie di eventi collegati, ma non necessariamente lineari. Qualcosa che oggi sperimentiamo attraverso la multitemporalità del mondo digitale, ma che allo stesso tempo sposta anche il nostro modo di percepire la realtà fisica. Una realtà fatta di oggetti naturali ma anche di oggetti creati dall’uomo, dagli utensili agli oggetti simbolici e artistici, dal più semplice rifugio alla città. Tutto ciò che facciamo e produciamo fa inevitabilmente parte di una dimensione spazio- temporale. In questa realtà pluritemporale in cui viviamo, possiamo quindi interpretare il tempo - anche - come un elemento strutturale distintivo delle cose che gli esseri umani costruiscono, siano esse piccole o grandi, dagli utensili alle metropoli. In questo contesto, è molto interessante capire come funziona il tempo in due delle categorie più simboliche di oggetti di creazione umana, l’architettura e l’arte, in particolare l’arte nello spazio pubblico. Come il tempo influenzi la loro realizzazione, pensandolo come categoria costruttiva e fondamentale del progetto stesso. Il tempo che opera nell’opera d’arte è naturalmente diverso dal tempo che opera nell’architettura, ma la sovrapposizione di questi due tempi diversi, per struttura e percezione, crea inevitabilmente un terzo tempo, che chiameremo “Tempo di Intersezione”, che diventa l’oggetto di questa tesi.
ZAFFAGNINI, Theo
DI GIULIO, Roberto
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Descrizione: Stefano Romano_The Time of Intersection
Tipologia: Tesi di dottorato
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