La camera riverberante appartenente al Tecnopolo dell’Università degli Studi di Ferrara, di recente realizzazione, costituisce un importante strumento di ricerca in ambito acustico, che viene utilizzato per lo svolgimento di numerose misure standardizzate, tra cui la norma UNI EN ISO 3741:2010 per la determinazione del livello di potenza sonora delle sorgenti di rumore e la UNI EN ISO 354:2003, per la determinazione del coefficiente di assorbimento per incidenza diffusa. Verificare l’idoneità di tale ambiente di misura, ha portato alla necessità di applicare le differenti procedure di qualificazione che sono indicate all’interno delle suddette norme, per valutare che all’interno dello spazio di misura e in un ben determinato range in frequenza, sia garantita una condizione minima di diffusività. È proprio il concetto teorico di campo sonoro diffuso, che si pone alla base del funzionamento della camera riverberante e che consente di determinare le grandezze fisiche di interesse (ad esempio il livello di potenza sonora) dalle grandezze misurate (il livello di pressione sonora), tramite l’utilizzo di relazioni matematiche semplici. Dalla fase di collaudo si sviluppa quindi la prima parte dell’elaborato, riguardante l’esecuzione sperimentale delle procedure di qualificazione. All’interno della UNI EN ISO 3741 sono riportate le procedure di qualifica per determinare l’idoneità della camera riverberante alla misura di differenti sorgenti di rumore, a banda larga o con predominanti componenti a frequenze discrete, mentre nella UNI EN ISO 354, viene presentata la procedura di collaudo da seguire per determinare il numero ottimale di diffusori statici, che garantiscono il massimo grado di diffusione. Altre due norme sono analizzate e applicate per caratterizzare il campo sonoro che si instaura: una è la ASTM C423 – 09a, che rappresenta la versione americana della UNI EN ISO 354, la quale riporta numerose procedure per determinare la variabilità spaziale associata al decadime
Analisi Sperimentale e Numerica della Diffusività del Campo Sonoro in una Camera Riverberante
MARESCOTTI, Cristina
2018
Abstract
La camera riverberante appartenente al Tecnopolo dell’Università degli Studi di Ferrara, di recente realizzazione, costituisce un importante strumento di ricerca in ambito acustico, che viene utilizzato per lo svolgimento di numerose misure standardizzate, tra cui la norma UNI EN ISO 3741:2010 per la determinazione del livello di potenza sonora delle sorgenti di rumore e la UNI EN ISO 354:2003, per la determinazione del coefficiente di assorbimento per incidenza diffusa. Verificare l’idoneità di tale ambiente di misura, ha portato alla necessità di applicare le differenti procedure di qualificazione che sono indicate all’interno delle suddette norme, per valutare che all’interno dello spazio di misura e in un ben determinato range in frequenza, sia garantita una condizione minima di diffusività. È proprio il concetto teorico di campo sonoro diffuso, che si pone alla base del funzionamento della camera riverberante e che consente di determinare le grandezze fisiche di interesse (ad esempio il livello di potenza sonora) dalle grandezze misurate (il livello di pressione sonora), tramite l’utilizzo di relazioni matematiche semplici. Dalla fase di collaudo si sviluppa quindi la prima parte dell’elaborato, riguardante l’esecuzione sperimentale delle procedure di qualificazione. All’interno della UNI EN ISO 3741 sono riportate le procedure di qualifica per determinare l’idoneità della camera riverberante alla misura di differenti sorgenti di rumore, a banda larga o con predominanti componenti a frequenze discrete, mentre nella UNI EN ISO 354, viene presentata la procedura di collaudo da seguire per determinare il numero ottimale di diffusori statici, che garantiscono il massimo grado di diffusione. Altre due norme sono analizzate e applicate per caratterizzare il campo sonoro che si instaura: una è la ASTM C423 – 09a, che rappresenta la versione americana della UNI EN ISO 354, la quale riporta numerose procedure per determinare la variabilità spaziale associata al decadimeFile | Dimensione | Formato | |
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