Le spiagge sono esposte a diversi pericoli, molti dei quali non noti o percepiti dagli utenti della spiaggia (McCool et al., 2008). I rischi legati alla frequentazione delle coste sono associati all'accesso alla spiaggia in particolare se rocciosa, alle correnti di ritorno, alla presenza di strutture pericolose ed al traffico dei natanti. Ma è l’andare a nuoto che determina la maggior parte degli incidenti: 360 morti per annegamento nel 2015 in Italia (Istat, 2015). Nel 2017 è stata condotta un’indagine sulla percezione del salvamento e di altre tematiche ambientali in 14 spiagge italiane. Il questionario distribuito ai turisti, su modello utilizzato da Rodella et al (2017), era focalizzato sui seguenti temi: profilo dell’utente, cambiamenti climatici, effetti del turismo sull’ambiente ed inquinamento, valutazione di servizi, sicurezza e salvamento (segnalazione pericoli, uso del defibrillatore, valutazione sicurezza, altro). Dai risultati dei 719 questionari raccolti emerge che il profilo medio del turista corrisponde ad una persona tra i 41 ed i 65 anni che frequenta abitualmente la stessa spiaggia e per periodi lunghi anche se non vi risiede. I principali motivi della vacanza sono legati alle caratteristiche del mare, della spiaggia e della ricerca di tranquillità. Solo il 3% degli utenti evidenzia come la sicurezza nella balneazione rappresenti un elemento importante che ha guidato la sua scelta. I turisti sono sensibili alle questioni ambientali ed imputano al turismo di massa la maggior parte dell’inquinamento e del traffico prodotti nelle fasce costiere. Sono inoltre a conoscenza dei fenomeni relativi ai cambiamenti climatici ed ai loro effetti. Tra le principali criticità emerse vi sono l’affollamento ed il rumore in spiaggia, mentre sono apprezzati l’accesso ed i servizi in generale. La sorveglianza delle spiagge è generalmente valutata in maniera molto buona o ottima (73% degli utenti), anche per la presenza di torrette di salvataggio, cassette per il primo soccorso e per la bassa presenza di pericoli percepiti dagli utenti (in particolare strutture pericolose, buche, correnti). Il 50% degli utenti afferma che la sicurezza in spiaggia compete al bagnino, al comune e ai vigili urbani per il 24% ed al gestore per il 17%. Gli utenti, inoltre, indicano le bandiere come principale metodo di segnalazione dei pericoli e ne conoscono il significato, in particolare della bandiera rossa (oltre il 90%). Il 91% degli utenti dichiara che anche le spiagge libere dovrebbero essere munite di un servizio di salvataggio, nonostante la loro buona conoscenza delle tecniche di primo soccorso, in quanto ritengono fondamentale il servizio soprattutto nel momento del bagno in mare. Infine, la presenza del defibrillatore in spiaggia è molto importante per l’80% degli utenti. L’analisi dei dati dei questionari, unitamente ad altre informazioni raccolte (tipologia di spiaggia, flussi turistici, ecc.), fornisce un quadro sulle criticità gestionale degli arenili, sul salvamento, sulla conoscenza delle tecniche di intervento per il primo soccorso e sull’inquinamento.

Giudizio dei turisti sulla sicurezza e sulle criticità ambientali delle spiagge italiane

Ilaria Rodella
Writing – Original Draft Preparation
;
Umberto Simeoni
Writing – Review & Editing
2018

Abstract

Le spiagge sono esposte a diversi pericoli, molti dei quali non noti o percepiti dagli utenti della spiaggia (McCool et al., 2008). I rischi legati alla frequentazione delle coste sono associati all'accesso alla spiaggia in particolare se rocciosa, alle correnti di ritorno, alla presenza di strutture pericolose ed al traffico dei natanti. Ma è l’andare a nuoto che determina la maggior parte degli incidenti: 360 morti per annegamento nel 2015 in Italia (Istat, 2015). Nel 2017 è stata condotta un’indagine sulla percezione del salvamento e di altre tematiche ambientali in 14 spiagge italiane. Il questionario distribuito ai turisti, su modello utilizzato da Rodella et al (2017), era focalizzato sui seguenti temi: profilo dell’utente, cambiamenti climatici, effetti del turismo sull’ambiente ed inquinamento, valutazione di servizi, sicurezza e salvamento (segnalazione pericoli, uso del defibrillatore, valutazione sicurezza, altro). Dai risultati dei 719 questionari raccolti emerge che il profilo medio del turista corrisponde ad una persona tra i 41 ed i 65 anni che frequenta abitualmente la stessa spiaggia e per periodi lunghi anche se non vi risiede. I principali motivi della vacanza sono legati alle caratteristiche del mare, della spiaggia e della ricerca di tranquillità. Solo il 3% degli utenti evidenzia come la sicurezza nella balneazione rappresenti un elemento importante che ha guidato la sua scelta. I turisti sono sensibili alle questioni ambientali ed imputano al turismo di massa la maggior parte dell’inquinamento e del traffico prodotti nelle fasce costiere. Sono inoltre a conoscenza dei fenomeni relativi ai cambiamenti climatici ed ai loro effetti. Tra le principali criticità emerse vi sono l’affollamento ed il rumore in spiaggia, mentre sono apprezzati l’accesso ed i servizi in generale. La sorveglianza delle spiagge è generalmente valutata in maniera molto buona o ottima (73% degli utenti), anche per la presenza di torrette di salvataggio, cassette per il primo soccorso e per la bassa presenza di pericoli percepiti dagli utenti (in particolare strutture pericolose, buche, correnti). Il 50% degli utenti afferma che la sicurezza in spiaggia compete al bagnino, al comune e ai vigili urbani per il 24% ed al gestore per il 17%. Gli utenti, inoltre, indicano le bandiere come principale metodo di segnalazione dei pericoli e ne conoscono il significato, in particolare della bandiera rossa (oltre il 90%). Il 91% degli utenti dichiara che anche le spiagge libere dovrebbero essere munite di un servizio di salvataggio, nonostante la loro buona conoscenza delle tecniche di primo soccorso, in quanto ritengono fondamentale il servizio soprattutto nel momento del bagno in mare. Infine, la presenza del defibrillatore in spiaggia è molto importante per l’80% degli utenti. L’analisi dei dati dei questionari, unitamente ad altre informazioni raccolte (tipologia di spiaggia, flussi turistici, ecc.), fornisce un quadro sulle criticità gestionale degli arenili, sul salvamento, sulla conoscenza delle tecniche di intervento per il primo soccorso e sull’inquinamento.
2018
sicurezza, spiagge, criticità ambientali, inquinamento, percezione
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