Costituzione e clemenza. Per un rinnovato statuto di amnistia e indulto

Abusata in passato, la clemenza (individuale e collettiva) oggi conosce un'eclissi quantitativa senza precedenti nella storia d'Italia. Amnistia e indulto, in particolare, risultano schiacciati da un anacronistico pregiudizio, giuridico e mediatico, che contribuisce alla loro attuale quiescenza, foriera però di gravi conseguenze ordinamentali. È, invece, possibile recuperare la clemenza collettiva tra gli strumenti di politica criminale, proponendone una rilettura costituzionalmente orientata al divieto di pene inumane e alla finalità rieducativa del diritto punitivo, in linea con importanti affermazioni della giurisprudenza costituzionale. Così ripensati e rimodellati, per restituire agibilità ai provvedimenti di amnistia e indulto è necessario porre mano di nuovo all'art. 79 Cost., la cui revisione approvata nel 1992, con i suoi incredibili quorum deliberativi, è giuridicamente alla base del tramonto della clemenza collettiva. Questi i temi del Seminario svoltosi a Roma, in Senato, il 12 gennaio 2018, di cui il presente volume riproduce gli atti. Scopo dell’incontro è di offrire un’aggiornata riflessione interdisciplinare in materia, allargatasi anche al contiguo versante della clemenza individuale. Una riflessione inedita negli esiti, a partire dall’ipotizzata riformulazione dell’art. 79 Cost., riprodotta in Appendice e offerta ai parlamentari della XVIII Legislatura come mezzo e fine per una battaglia di politica del diritto.