Il IV IAPP organizzato congiuntamente dall’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria e dall’Università di Ferrara non disattende le aspettative. Il ricco programma del convegno conferma l’interesse della comunità scientifica verso la Preistoria più antica e il suo impegno a mantenere elevato lo standard della ricerca archeologica in Italia. Le 27 comunicazioni e i 14 posters che scandiscono le due giornate di studio (7-8 febbraio 2018) riguardano le Alpi, l’Appennino e le due fasce tirrenica e adriatica, toccando le diverse fasi del popolamento registrate dai nostri archivi tra il Paleolitico inferiore e la fine del Mesolitico. Saldamente ancorati a un approccio interdisciplinare, i progetti ospitati in questa riunione scientifica affrontano aspetti legati all’ecologia preistorica, alle modalità insediative, alla geoarcheologia e alla geognostica, alla tecnologia e all’economia litica, all’arte e al comportamento simbolico di neandertal e sapiens. Questi temi sono affrontati attraverso l’illustrazione dei risultati, talora inediti, di attività di terreno, indagini stratigrafiche, studi e analisi svolti nell’ambito di ricerche strutturate a termine più o meno lungo. A mantenere il passo con il progresso nel campo delle tecnologie applicate, sono una dozzina di contributi che ne illustrano il potenziale su evidenze e resti di varia natura ed età. Uno sguardo sul Paleolitico e il Mesolitico rafforzato, infine, dall’attenzione verso la mediazione culturale.
IV Incontro Annuale di Preistoria e Protostoria. Applicazioni tecnologiche allo studio di contesti paleolitici e mesolitici italiani. IV Annual Meeting of Prehistory and Protohistory. Application of emerging technologies to Italian Palaeolithic and Mesolithic case-studies. Abstract Book
Arzarello M.;Fontana F.;Peresani M.;Peretto C.;Thun Hohenstein U.
2017
Abstract
Il IV IAPP organizzato congiuntamente dall’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria e dall’Università di Ferrara non disattende le aspettative. Il ricco programma del convegno conferma l’interesse della comunità scientifica verso la Preistoria più antica e il suo impegno a mantenere elevato lo standard della ricerca archeologica in Italia. Le 27 comunicazioni e i 14 posters che scandiscono le due giornate di studio (7-8 febbraio 2018) riguardano le Alpi, l’Appennino e le due fasce tirrenica e adriatica, toccando le diverse fasi del popolamento registrate dai nostri archivi tra il Paleolitico inferiore e la fine del Mesolitico. Saldamente ancorati a un approccio interdisciplinare, i progetti ospitati in questa riunione scientifica affrontano aspetti legati all’ecologia preistorica, alle modalità insediative, alla geoarcheologia e alla geognostica, alla tecnologia e all’economia litica, all’arte e al comportamento simbolico di neandertal e sapiens. Questi temi sono affrontati attraverso l’illustrazione dei risultati, talora inediti, di attività di terreno, indagini stratigrafiche, studi e analisi svolti nell’ambito di ricerche strutturate a termine più o meno lungo. A mantenere il passo con il progresso nel campo delle tecnologie applicate, sono una dozzina di contributi che ne illustrano il potenziale su evidenze e resti di varia natura ed età. Uno sguardo sul Paleolitico e il Mesolitico rafforzato, infine, dall’attenzione verso la mediazione culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.