Nelle pubblicazioni degli ultimi anni, come pure nelle sperimentazioni scolastiche, emergono sempre più nuove proposte metodologiche per l’insegnamento/apprendimento della matematica e delle scienze, che hanno avuto origine in altri ambiti di ricerca. Oltre il rapporto consolidato con le scienze cognitive, che anche nel passato ha prodotto una osmosi di concetti e teorie, in tempi più recenti maggiore attenzione è dedicata agli aspetti metodologici. Per citare alcuni esempi: l’apprendimento capovolto (flipped learning), proposto in relazione all’insegnamento della chimica si è diffuso e sviluppato in pochissimi anni, l’apprendimento cooperativo (peer education), nelle sue varie declinazioni ha trovato applicazione anche nell’ambito della matematica. L’apprendimento a stazioni (stationenlerner) ha larga applicazione nell’insegnamento delle scienze. Se anche vi è una piattaforma teorica comune, l’apprendimento della matematica e delle scienze pone problemi specifici e dunque queste metodologie richiedono una riflessione particolare, per orientarne opportunamente le strategie, i processi e i materiali, che possono dipendere non solo dalla fascia di età, dalla tipologia di scuola e dalla situazione sociale e individuale, ma dai contenuti stessi della disciplina che presentano ostacoli cognitivi specifici. Il secondo numero dell’annata 2017 della rivista “Annali online della Didattica e della Formazione Docente” è stato dedicato a questo tema, sul quale presenta venti contributi di ricercatori e sperimentatori italiani che si occupano di didattica della matematica, della fisica, della biologia, della chimica e delle altre scienze, separatamente o in forma interdisciplinare.
Strategie e metodologie didattiche in matematica e nelle scienze
Maria Teresa BORGATO
Primo
Writing – Review & Editing
;Simonetta PANCALDICo-primo
Writing – Review & Editing
2017
Abstract
Nelle pubblicazioni degli ultimi anni, come pure nelle sperimentazioni scolastiche, emergono sempre più nuove proposte metodologiche per l’insegnamento/apprendimento della matematica e delle scienze, che hanno avuto origine in altri ambiti di ricerca. Oltre il rapporto consolidato con le scienze cognitive, che anche nel passato ha prodotto una osmosi di concetti e teorie, in tempi più recenti maggiore attenzione è dedicata agli aspetti metodologici. Per citare alcuni esempi: l’apprendimento capovolto (flipped learning), proposto in relazione all’insegnamento della chimica si è diffuso e sviluppato in pochissimi anni, l’apprendimento cooperativo (peer education), nelle sue varie declinazioni ha trovato applicazione anche nell’ambito della matematica. L’apprendimento a stazioni (stationenlerner) ha larga applicazione nell’insegnamento delle scienze. Se anche vi è una piattaforma teorica comune, l’apprendimento della matematica e delle scienze pone problemi specifici e dunque queste metodologie richiedono una riflessione particolare, per orientarne opportunamente le strategie, i processi e i materiali, che possono dipendere non solo dalla fascia di età, dalla tipologia di scuola e dalla situazione sociale e individuale, ma dai contenuti stessi della disciplina che presentano ostacoli cognitivi specifici. Il secondo numero dell’annata 2017 della rivista “Annali online della Didattica e della Formazione Docente” è stato dedicato a questo tema, sul quale presenta venti contributi di ricercatori e sperimentatori italiani che si occupano di didattica della matematica, della fisica, della biologia, della chimica e delle altre scienze, separatamente o in forma interdisciplinare.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.