Riassunto - La revisione tassonomica e tafonomica dei resti faunistici provenienti dalla nicchia terminale del Covolo Fortificato di Trene ha arricchito le conoscenze sulle modalità di sussistenza di gruppi di cacciatori dell’Epigravettiano antico presenti sui Colli Berici (Vicenza) nella grande Pianura Padana circa 20.000 14C anni BP. Durante la frequentazione il sito era immerso in un ambiente prevalentemente forestale a clima temperato freddo con presenza di zone umide nella piana sottostante come testimoniano alce, cervo, cinghiale e vertebre di pesce. L’analisi ha rilevato la presenza di tracce antropiche su resti di alce e orso speleo, il quale utilizzava la grotta come tana durante lo svernamento. Lo studio si è concentrato sui resti dell’urside, interessato da tracce di macellazione, rivolte all’acquisizione di pellicce. Un confronto con altri siti coevi e poco distanti, Grotta di Paina e Grotta del Buso Doppio del Broion, associa la presenza di orso delle caverne sia alle punte a cran che alle gravette. Questo potrebbe rivelare indirettamente una probabile continuità nelle strategie di caccia e sussistenza tra i gruppi di cacciatori raccoglitori in un ampio lasso di tempo ed un attardamento nei Colli Berici di Ursus spelaeus durante l’ultimo massimo glaciale (LGM), quando questa specie sembra fosse già estinta in buona parte d’Europa.

Cacciatori gravettiani ed epigravettiani nei Colli Berici (Vicenza): due casi di sfruttamento dell’orso delle caverne (Ursus spelaeus).

NANNINI, Nicola;ROMANDINI, Matteo
2015

Abstract

Riassunto - La revisione tassonomica e tafonomica dei resti faunistici provenienti dalla nicchia terminale del Covolo Fortificato di Trene ha arricchito le conoscenze sulle modalità di sussistenza di gruppi di cacciatori dell’Epigravettiano antico presenti sui Colli Berici (Vicenza) nella grande Pianura Padana circa 20.000 14C anni BP. Durante la frequentazione il sito era immerso in un ambiente prevalentemente forestale a clima temperato freddo con presenza di zone umide nella piana sottostante come testimoniano alce, cervo, cinghiale e vertebre di pesce. L’analisi ha rilevato la presenza di tracce antropiche su resti di alce e orso speleo, il quale utilizzava la grotta come tana durante lo svernamento. Lo studio si è concentrato sui resti dell’urside, interessato da tracce di macellazione, rivolte all’acquisizione di pellicce. Un confronto con altri siti coevi e poco distanti, Grotta di Paina e Grotta del Buso Doppio del Broion, associa la presenza di orso delle caverne sia alle punte a cran che alle gravette. Questo potrebbe rivelare indirettamente una probabile continuità nelle strategie di caccia e sussistenza tra i gruppi di cacciatori raccoglitori in un ampio lasso di tempo ed un attardamento nei Colli Berici di Ursus spelaeus durante l’ultimo massimo glaciale (LGM), quando questa specie sembra fosse già estinta in buona parte d’Europa.
2015
Colli Berici, Gravettiano, Epigravettiano antico, Ursus spelaeus, Tafonomia
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