Nel luglio del 2006 il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Ferrara avvia, in collaborazione con il Dipartimento d’ingegneria, un progetto di ricerca per il restauro del novecentesco Conservatorio musicale di Ferrara, sottoscrivendo con il Comune di Ferrara, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e il Conservatorio Girolamo Frescobaldi una convenzione della durata di un anno. Il complesso monumentale oggetto della ricerca rappresenta la ricostruzione di un brano della città attuata negli anni Venti del Novecento a seguito degli sventramenti previsti dal piano di riqualificazione urbana: il piano Contini. Tali trasformazioni avevano condotto alla riconversione dell’antico nucleo trecentesco in Arcispedale cittadino e, a seguito dello spostamento delle funzioni di degenza nell’attuale sede di Corso della Giovecca, al successivo frazionamento della proprietà. Pertanto gli studi conoscitivi di carattere urbano sono stati la base per lo sviluppo del progetto di ricerca che è stato caratterizzato, principalmente, dalla collaborazione tra un gruppo interdisciplinare di docenti e assegnisti di ricerca contestualmente impegnati in problematiche urbane, architettoniche, storico-artistiche, funzionali, strutturali, impiantistiche e acustiche legate al progetto di una sala concerti contemporanea in un luogo storicizzato. L’attività di ricerca è stata suddivisa in tre fasi principali. La prima fase ha riguardato in particolare il completamento del quadro conoscitivo relativo alla morfologia del complesso architettonico. Il tessuto si presenta infatti assai articolato in relazione alle caratteristiche dell’area e alle diverse epoche costruttive che determinano lo stato di fatto dei luoghi. A tale scopo sono state utilizzate tecniche miste di rilievo morfologico quali il rilievo diretto e il rilievo tridimensionale a nuvola di punti, acquisito tramite laser scanner. Durante la seconda fase è stata indagata la compatibilità tra i requisiti cogenti derivanti dal programma funzionale, emerso dal confronto con la committenza, e la volontà di valorizzare la natura del luogo e di conservare parte delle strutture originarie. In tale contesto la sala concerti ha rappresentato il fulcro dell’intero progetto, così come era avvenuto nel progetto di Carlo Savonuzzi negli anni tra il 1935 e il 1939. La presenza della scocca interna interamente rivestita di intonaco in cemento-amianto si è posta, in quanto elemento caratterizzante il progetto originario, come determinante per le scelte progettuali e per la definizione dei costi d’intervento. La terza fase si è conclusa con la definizione di tutti gli elaborati progettuali di livello definitivo necessari per ottenere le autorizzazioni per il restauro dell’auditorium e il recupero degli spazi annessi, nonché con l’analisi dei costi dell’intervento. In questa fase agli studi di acustica è stato affiancato il confronto con aziende specializzate nel settore dei materiali contenenti amianto, al fine di descrivere i vincoli reali e le condizioni di gestione del cantiere.
Progetto per il restauro dell’Auditorium a Ferrara
MASSARENTE, Alessandro;FABBRI, Rita;MALLARDO, Vincenzo;MAZZACANE, Sante;POMPOLI, Roberto
2012
Abstract
Nel luglio del 2006 il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Ferrara avvia, in collaborazione con il Dipartimento d’ingegneria, un progetto di ricerca per il restauro del novecentesco Conservatorio musicale di Ferrara, sottoscrivendo con il Comune di Ferrara, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e il Conservatorio Girolamo Frescobaldi una convenzione della durata di un anno. Il complesso monumentale oggetto della ricerca rappresenta la ricostruzione di un brano della città attuata negli anni Venti del Novecento a seguito degli sventramenti previsti dal piano di riqualificazione urbana: il piano Contini. Tali trasformazioni avevano condotto alla riconversione dell’antico nucleo trecentesco in Arcispedale cittadino e, a seguito dello spostamento delle funzioni di degenza nell’attuale sede di Corso della Giovecca, al successivo frazionamento della proprietà. Pertanto gli studi conoscitivi di carattere urbano sono stati la base per lo sviluppo del progetto di ricerca che è stato caratterizzato, principalmente, dalla collaborazione tra un gruppo interdisciplinare di docenti e assegnisti di ricerca contestualmente impegnati in problematiche urbane, architettoniche, storico-artistiche, funzionali, strutturali, impiantistiche e acustiche legate al progetto di una sala concerti contemporanea in un luogo storicizzato. L’attività di ricerca è stata suddivisa in tre fasi principali. La prima fase ha riguardato in particolare il completamento del quadro conoscitivo relativo alla morfologia del complesso architettonico. Il tessuto si presenta infatti assai articolato in relazione alle caratteristiche dell’area e alle diverse epoche costruttive che determinano lo stato di fatto dei luoghi. A tale scopo sono state utilizzate tecniche miste di rilievo morfologico quali il rilievo diretto e il rilievo tridimensionale a nuvola di punti, acquisito tramite laser scanner. Durante la seconda fase è stata indagata la compatibilità tra i requisiti cogenti derivanti dal programma funzionale, emerso dal confronto con la committenza, e la volontà di valorizzare la natura del luogo e di conservare parte delle strutture originarie. In tale contesto la sala concerti ha rappresentato il fulcro dell’intero progetto, così come era avvenuto nel progetto di Carlo Savonuzzi negli anni tra il 1935 e il 1939. La presenza della scocca interna interamente rivestita di intonaco in cemento-amianto si è posta, in quanto elemento caratterizzante il progetto originario, come determinante per le scelte progettuali e per la definizione dei costi d’intervento. La terza fase si è conclusa con la definizione di tutti gli elaborati progettuali di livello definitivo necessari per ottenere le autorizzazioni per il restauro dell’auditorium e il recupero degli spazi annessi, nonché con l’analisi dei costi dell’intervento. In questa fase agli studi di acustica è stato affiancato il confronto con aziende specializzate nel settore dei materiali contenenti amianto, al fine di descrivere i vincoli reali e le condizioni di gestione del cantiere.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.