Il DVD, oltre alla versione informatizzata del volume cartaceo Il castello di Pietrabuona (Alessandro Merlo, 2012), contiene il materiale, in formato editabile, raccolto e prodotto dall’equipe multidisciplinare – composta da architetti rilevatori, paesaggisti, archeologici, medievisti, geologi e storici dell’arte – che ha preso parte alla ricerca inerente lo studio e la documentazione del castello di Pietrabuona. Le eterogenee competenze messe in gioco, indispensabili per poter ricomporre un quadro conoscitivo ampio ed esaustivo, sono confluite in contributi differenti e tra loro complementari, costituendo una solida base di partenza per ulteriori analisi. Lo scopo di questo compendio è quindi quello di agevolare tutti coloro che, sensibili all’intrinseco valore del patrimonio architettonico ed ambientale del castello, intendano proseguire ed approfondire tale indagine. Materiali per la ricerca è composto da quattro differenti apparati: - il primo (TESTI) raccoglie la versione integrale (in formato PDF) di tutti i testi originali, corredati da immagini e disegni, prodotti dai ricercatori. Ad essi si aggiunge una corposa appendice contenente la trascrizione dei documenti d’archivio consultati, la maggior parte dei quali ad oggi inedita, ed una cronologia essenziale relativa agli avvenimenti salienti che hanno interessato il castello; - il secondo (SCHEDATURE) è formato da gruppi di schede che hanno lo scopo di indagare, in forma schematica e sintetica, argomenti attinenti a quelli trattati nei singoli contributi. Analisi iconologica ed epigrafica a Pietrabuona. La schedatura dei simboli, delle epigrafi, delle marche lapidarie permette il riconoscimento e la collocazione nell’ambiente urbano di 314 raffigurazioni impresse nella pietra, catalogate e classificate in base al periodo di realizzazione, alle modalità di esecuzione ed al loro valore simbolico. Gli edifici religiosi progettati dagli architetti Bernardini, consente un raffronto tra la chiesa ottocentesca dei Santi Matteo e Colombano in Pietrabuona ed altre architetture religiose realizzati dalla famiglia Bernardini nello stesso periodo. Toponomastica popolare otto-novecentesca di Pietrabuona, infine, raccoglie 184 toponimi popolari impiegati tra il XIX ed il XX secolo nel territorio del castello, la loro descrizione e la loro localizzazione; - il terzo (MATERIALE ICONOGRAFICO) riunisce la documentazione fotografica e la cartografia, storica ed attuale, che ha costituito un supporto essenziale in tutte le fasi della ricerca; - il quarto (RILIEVO) riassume gli esiti della campagna di rilievo integrato svolta nel marzo 2011. Oltre alle tavole, in formato vettoriale DWG e raster JPG, contenenti gli elaborati tecnici descrittivi del tessuto urbano e delle sue principali emergenze architettoniche, la cartella raccoglie i dati delle campagne condotte sull’intero abitato per mezzo di un’unità topografica Leica TPS di tipo no prism ed un laserscan Faro Photon 120. Il database delle qualità edilizie ed urbane del castello, in formato MDB, cataloga infine tutti i caratteri relativi ai fronti edilizi ed ai percorsi urbani che caratterizzano l’abitato, rilevati mediante schedatura e tradotto graficamente in planimetrie tematiche interrogabili attraverso query.
Il castello di Pietrabuona: materiali per la ricerca
LAVORATTI, GAIA
2012
Abstract
Il DVD, oltre alla versione informatizzata del volume cartaceo Il castello di Pietrabuona (Alessandro Merlo, 2012), contiene il materiale, in formato editabile, raccolto e prodotto dall’equipe multidisciplinare – composta da architetti rilevatori, paesaggisti, archeologici, medievisti, geologi e storici dell’arte – che ha preso parte alla ricerca inerente lo studio e la documentazione del castello di Pietrabuona. Le eterogenee competenze messe in gioco, indispensabili per poter ricomporre un quadro conoscitivo ampio ed esaustivo, sono confluite in contributi differenti e tra loro complementari, costituendo una solida base di partenza per ulteriori analisi. Lo scopo di questo compendio è quindi quello di agevolare tutti coloro che, sensibili all’intrinseco valore del patrimonio architettonico ed ambientale del castello, intendano proseguire ed approfondire tale indagine. Materiali per la ricerca è composto da quattro differenti apparati: - il primo (TESTI) raccoglie la versione integrale (in formato PDF) di tutti i testi originali, corredati da immagini e disegni, prodotti dai ricercatori. Ad essi si aggiunge una corposa appendice contenente la trascrizione dei documenti d’archivio consultati, la maggior parte dei quali ad oggi inedita, ed una cronologia essenziale relativa agli avvenimenti salienti che hanno interessato il castello; - il secondo (SCHEDATURE) è formato da gruppi di schede che hanno lo scopo di indagare, in forma schematica e sintetica, argomenti attinenti a quelli trattati nei singoli contributi. Analisi iconologica ed epigrafica a Pietrabuona. La schedatura dei simboli, delle epigrafi, delle marche lapidarie permette il riconoscimento e la collocazione nell’ambiente urbano di 314 raffigurazioni impresse nella pietra, catalogate e classificate in base al periodo di realizzazione, alle modalità di esecuzione ed al loro valore simbolico. Gli edifici religiosi progettati dagli architetti Bernardini, consente un raffronto tra la chiesa ottocentesca dei Santi Matteo e Colombano in Pietrabuona ed altre architetture religiose realizzati dalla famiglia Bernardini nello stesso periodo. Toponomastica popolare otto-novecentesca di Pietrabuona, infine, raccoglie 184 toponimi popolari impiegati tra il XIX ed il XX secolo nel territorio del castello, la loro descrizione e la loro localizzazione; - il terzo (MATERIALE ICONOGRAFICO) riunisce la documentazione fotografica e la cartografia, storica ed attuale, che ha costituito un supporto essenziale in tutte le fasi della ricerca; - il quarto (RILIEVO) riassume gli esiti della campagna di rilievo integrato svolta nel marzo 2011. Oltre alle tavole, in formato vettoriale DWG e raster JPG, contenenti gli elaborati tecnici descrittivi del tessuto urbano e delle sue principali emergenze architettoniche, la cartella raccoglie i dati delle campagne condotte sull’intero abitato per mezzo di un’unità topografica Leica TPS di tipo no prism ed un laserscan Faro Photon 120. Il database delle qualità edilizie ed urbane del castello, in formato MDB, cataloga infine tutti i caratteri relativi ai fronti edilizi ed ai percorsi urbani che caratterizzano l’abitato, rilevati mediante schedatura e tradotto graficamente in planimetrie tematiche interrogabili attraverso query.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.