In Colombia gli anfibi rivestirono un ruolo privilegiato nel mondo simbolico degli indigeni preispanici, visto il gran numero di rappresentazioni riscontrabili a livello archeologico, in modo particolare nell'oreficeria. L'analisi del ruolo della rana all'interno del sistema di valori dei Muisca, la popolazione precolombiana attestata nell'altipiano cundiboyacense dal 600 d.C. al 1600 d.C., soffre di un approfondimento concettuale basato sull'analisi dei reperti archeologici. Vengono qui presentati i risultati di una ricerca basata esclusivamente sull'analisi della rappresentazione della rana nell'ambito delle testimonianze materiali dei Muisca. Oltre all'individuazione di specifici moduli iconografici di rappresentazione, è stata condotta un'analisi del significato associato che, supportata dai dati desunti dall'etnografia e dall'etnologia, consente di collocare tale figura all'interno di un sistema simbolico ben più complesso di quanto non sia stato finora ipotizzato. Questo anfibio, lungi dall'essere associato esclusivamente al ciclo della natura ed alla fertilità nell'agricoltura, legato alla peculiarità di annunciare con il suo gracidio l'arrivo delle piogge, è espressione di altri forti nessi simbolici: la rana e l'idea della rinascita, legata al suo costume di apparire e scomparire in relazione alle piogge; la rana e l'acqua, l'elemento originario della vita; la rana come essere ambiguo diviso tra terra ed acqua, che concilia in sé l'unione di forze complementari ed antagoniste; la rana e la sua capacità di stabilire un contatto con il divino; la rana in opposizione al gruppo degli uccelli, animali sciamanici per eccellenza; la rana e la metamorfosi; la rana ed il suo legame con il mondo sciamanico; la rana come fonte per la preparazione di veleni ed allucinogeni.
La figura della rana all’interno della popolazione precolombiana dei Muisca: iconografia e simbolismo’
MUTTILLO, Brunella;
2013
Abstract
In Colombia gli anfibi rivestirono un ruolo privilegiato nel mondo simbolico degli indigeni preispanici, visto il gran numero di rappresentazioni riscontrabili a livello archeologico, in modo particolare nell'oreficeria. L'analisi del ruolo della rana all'interno del sistema di valori dei Muisca, la popolazione precolombiana attestata nell'altipiano cundiboyacense dal 600 d.C. al 1600 d.C., soffre di un approfondimento concettuale basato sull'analisi dei reperti archeologici. Vengono qui presentati i risultati di una ricerca basata esclusivamente sull'analisi della rappresentazione della rana nell'ambito delle testimonianze materiali dei Muisca. Oltre all'individuazione di specifici moduli iconografici di rappresentazione, è stata condotta un'analisi del significato associato che, supportata dai dati desunti dall'etnografia e dall'etnologia, consente di collocare tale figura all'interno di un sistema simbolico ben più complesso di quanto non sia stato finora ipotizzato. Questo anfibio, lungi dall'essere associato esclusivamente al ciclo della natura ed alla fertilità nell'agricoltura, legato alla peculiarità di annunciare con il suo gracidio l'arrivo delle piogge, è espressione di altri forti nessi simbolici: la rana e l'idea della rinascita, legata al suo costume di apparire e scomparire in relazione alle piogge; la rana e l'acqua, l'elemento originario della vita; la rana come essere ambiguo diviso tra terra ed acqua, che concilia in sé l'unione di forze complementari ed antagoniste; la rana e la sua capacità di stabilire un contatto con il divino; la rana in opposizione al gruppo degli uccelli, animali sciamanici per eccellenza; la rana e la metamorfosi; la rana ed il suo legame con il mondo sciamanico; la rana come fonte per la preparazione di veleni ed allucinogeni.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.