Nahual

La narrazione rappresenta un punto di visuale a partire dal quale è possibile interpretare il fenomeno educativo ed osservare criticamente la sua teoresi, perché annuncia una conoscenza di segno diverso rispetto a quella che procede lungo i sentieri della razionalità consueta, o considerata tale. O meglio, annuncia una conoscenza che si affida ad una “ragione sensibile” e reclama una formazione che sappia attingere dall’humus narrativo. Insomma la narrazione non è solo un espediente precostruire e trasmettere il sapere perché ha ineludibili tensioni esistenziale, ovvero: conferisce un senso profondo alle esperienze. Questo testo raccoglie, in forma narrativa, esperienze di vita, autobiografie e vicende di persone reali che sono l'esito di un'indagine etnografica condotta stato di Oaxaca, in Messico. Solo i nomi dei personaggi sono stati talvolta cambiati, ma lo scenario geografico, l’antropologia ed i contesti sono autentici, così come lo sono i dati di carattere etnografico relativi ai costumi, all'educazione, ai riti e alla spiritualità indigena. Questo libro, ispirato ai principi della Pedagogia narrativa, rappresenta il tentativo di esporre, in forma letteraria, sia la storia di un itinerario educativo, sia un metodo applicato all’autobiografia formativa, sia infine, l’esemplificazione di uno sguardo ermeneutico sulla formazione in contesti culturali molto lontani dal nostro. Il testo è corredato da una riflessione sui principi della Pedagogia Narrativa e sull'approccio ermeneutico che rappresenta lo sfondo epistemologico di tale Pedagogia, nonché da una scheda didattica che funge da chiave di lettura analitica del testo stesso.