OBIETTIVI: Gli scopi principali della presente ricerca sono: 1) ricerca di larve appartenenti alle specie Anisakis, Hysterothylacium e Pseudoterranova presenti nei visceri, nella cavità celomatica o nella muscolatura di pesci e/o cefalopodi da destinare al consumo umano; 2) definizione del rischio per l’uomo di contrarre una zoonosi parassitaria provocata dall’ingestione di nematodi anisakidi (vermi tondi) in seguito al consumo di preparazioni alimentari a base di pesci di mare crudi o poco cotti. METODI: I campioni di pesci destinati al consumo umano sono stati raccolti presso il Laboratorio di Microbiologia e Diagnostica della sede di Ferrara del Consorzio Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Dopo estrazione da muscoli e/o visceri, le larve sono state conservate in sospensione di glicerolo al 70% e di alcol etilico al 30% e, successivamente, sottoposte a identificazione morfologica mediante microscopio ottico dopo chiarificazione in lattofenolo di Amman. Allo scopo di sottoporre i campioni così preparati a controllo e validazione in momenti diversi, è stato posto su ogni vetrino un coprioggetto ed un numero identificativo. RISULTATI: I campioni di pesci destinati al consumo umano, esaminati nel corso della ricerca, sono stati raccolti nel mese di Luglio del 2011. Su un totale di 27 conferimenti, la specie più frequentemente isolata è risultata essere Anisakis, isolata in 8 campioni su 10, seguita da Pseudoterranova, presente in 3 campioni su 10, e da Hysterothylacium, osservata in un campione su 10. E’ stato dato osservare casi di infestazione plurima. Un importante aspetto è che da un solo campione di provenienza nazionale è stata repertata una larva di Anisakis, mentre i casi di infestazione singola o multipla da parte delle specie Hysterothylacium e Pseudoterranova sono risultati a carico di campioni di materiale ittico proveniente dall’ estero. CONCLUSIONI: Le patologie umane derivanti dai prodotti ittici includono principalmente quelle provocate da nematodi, cestodi e trematodi dovute a infezioni oppure a reazioni allergiche. La presente ricerca presenta alcuni punti di forza e di debolezza. Fra questi ultimi è il caso di annoverare il fatto che il campionamento non è stato casuale, ma solo riferito a specifiche segnalazioni afferite, il cui numero non raggiunge una significatività statistica in grado di dare inferenza al dato ottenuto. Fra i punti di forza è da osservare un numero di risultati positivi superiore ad un terzo dei campioni esaminati provenienti da partite di pesce di provenienza estera, adombrando l'ipotesi che le pratiche comunitarie di controllo delle filiere alimentari vigenti nell’Unione Europea trovano un’applicazione non sempre omogenea.
Definizione del rischio di parassitosi da nematodi legate al consumo umano di pesce crudo
BERGAMINI, Mauro
;STEFANATI, Armando;LUPI, Silvia;GREGORIO, Pasquale
2012
Abstract
OBIETTIVI: Gli scopi principali della presente ricerca sono: 1) ricerca di larve appartenenti alle specie Anisakis, Hysterothylacium e Pseudoterranova presenti nei visceri, nella cavità celomatica o nella muscolatura di pesci e/o cefalopodi da destinare al consumo umano; 2) definizione del rischio per l’uomo di contrarre una zoonosi parassitaria provocata dall’ingestione di nematodi anisakidi (vermi tondi) in seguito al consumo di preparazioni alimentari a base di pesci di mare crudi o poco cotti. METODI: I campioni di pesci destinati al consumo umano sono stati raccolti presso il Laboratorio di Microbiologia e Diagnostica della sede di Ferrara del Consorzio Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Dopo estrazione da muscoli e/o visceri, le larve sono state conservate in sospensione di glicerolo al 70% e di alcol etilico al 30% e, successivamente, sottoposte a identificazione morfologica mediante microscopio ottico dopo chiarificazione in lattofenolo di Amman. Allo scopo di sottoporre i campioni così preparati a controllo e validazione in momenti diversi, è stato posto su ogni vetrino un coprioggetto ed un numero identificativo. RISULTATI: I campioni di pesci destinati al consumo umano, esaminati nel corso della ricerca, sono stati raccolti nel mese di Luglio del 2011. Su un totale di 27 conferimenti, la specie più frequentemente isolata è risultata essere Anisakis, isolata in 8 campioni su 10, seguita da Pseudoterranova, presente in 3 campioni su 10, e da Hysterothylacium, osservata in un campione su 10. E’ stato dato osservare casi di infestazione plurima. Un importante aspetto è che da un solo campione di provenienza nazionale è stata repertata una larva di Anisakis, mentre i casi di infestazione singola o multipla da parte delle specie Hysterothylacium e Pseudoterranova sono risultati a carico di campioni di materiale ittico proveniente dall’ estero. CONCLUSIONI: Le patologie umane derivanti dai prodotti ittici includono principalmente quelle provocate da nematodi, cestodi e trematodi dovute a infezioni oppure a reazioni allergiche. La presente ricerca presenta alcuni punti di forza e di debolezza. Fra questi ultimi è il caso di annoverare il fatto che il campionamento non è stato casuale, ma solo riferito a specifiche segnalazioni afferite, il cui numero non raggiunge una significatività statistica in grado di dare inferenza al dato ottenuto. Fra i punti di forza è da osservare un numero di risultati positivi superiore ad un terzo dei campioni esaminati provenienti da partite di pesce di provenienza estera, adombrando l'ipotesi che le pratiche comunitarie di controllo delle filiere alimentari vigenti nell’Unione Europea trovano un’applicazione non sempre omogenea.File | Dimensione | Formato | |
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