In concomitanza con l'apertura del polo espositivo di Anzola dell’Emilia (Bologna) del Museo Archeologico Ambientale, è stata pubblicata la presente guida, momento conclusivo di un lungo lavoro di valorizzazione delle testimonianze terramaricole anzolesi, lavoro protrattosi per oltre un decennio. I copiosi ed interessanti dati emersi dalle indagini archeologiche e paleoambientali consentono di ricostruire vicende e peculiarità di un territorio occupato da un nucleo insediativo che fiorì durante l’età del Bronzo Recente, raggiungendo una certa prosperità grazie alla fertilità del suolo e a nuove forme di organizzazione sociale ed economica. Le indagini hanno messo in luce gli aspetti della quotidianità di un villaggio capannicolo di oltre tredici ettari di estensione, contraddistinto da notevoli tracce di attività artigianali: dalla produzione ceramica alla lavorazione di osso, corno e ornamenti in pasta vitrea, dall’attività metallurgica alla proiezione verso direttrici di traffico commerciale e paesi anche lontani, dai quali giungevano materie prime pregiate come l’ambra baltica. Le indagini sul campo hanno infine favorito la chiara comprensione delle dinamiche sottese al rapporto con il territorio, a partire dalla non sempre facile gestione del reticolo idrico, in un ambiente caratterizzato dagli importanti scorrimenti d’acqua del comprensorio Samoggia-Panaro, ricomprendente, oltre ai due corsi principali, anche i torrenti Lavino, Ghironda, Martignone. Era questa una zona particolarmente antropizzata, proprio grazie ai suoi requisiti ambientali, senza dubbio alla base del fortunato modello insediativo terramaricolo, che si è mantenuto vitale per molti secoli e ha preso via via sempre più corpo grazie all’insorgenza di una fitta maglia di abitati, fra cui appunto quello di Anzola. Si prendono in considerazione inoltre altri e fondamentali aspetti utili ad analizzare il sito nelle sue specificità e ad inquadrarlo nella più generale cornice culturale dell’età del Bronzo padana come per esempio il contesto vegetazionale e zoologico.
Anzola al tempo delle Terramare.
MARCHESINI, Marco;MARVELLI, SILVIA
2011
Abstract
In concomitanza con l'apertura del polo espositivo di Anzola dell’Emilia (Bologna) del Museo Archeologico Ambientale, è stata pubblicata la presente guida, momento conclusivo di un lungo lavoro di valorizzazione delle testimonianze terramaricole anzolesi, lavoro protrattosi per oltre un decennio. I copiosi ed interessanti dati emersi dalle indagini archeologiche e paleoambientali consentono di ricostruire vicende e peculiarità di un territorio occupato da un nucleo insediativo che fiorì durante l’età del Bronzo Recente, raggiungendo una certa prosperità grazie alla fertilità del suolo e a nuove forme di organizzazione sociale ed economica. Le indagini hanno messo in luce gli aspetti della quotidianità di un villaggio capannicolo di oltre tredici ettari di estensione, contraddistinto da notevoli tracce di attività artigianali: dalla produzione ceramica alla lavorazione di osso, corno e ornamenti in pasta vitrea, dall’attività metallurgica alla proiezione verso direttrici di traffico commerciale e paesi anche lontani, dai quali giungevano materie prime pregiate come l’ambra baltica. Le indagini sul campo hanno infine favorito la chiara comprensione delle dinamiche sottese al rapporto con il territorio, a partire dalla non sempre facile gestione del reticolo idrico, in un ambiente caratterizzato dagli importanti scorrimenti d’acqua del comprensorio Samoggia-Panaro, ricomprendente, oltre ai due corsi principali, anche i torrenti Lavino, Ghironda, Martignone. Era questa una zona particolarmente antropizzata, proprio grazie ai suoi requisiti ambientali, senza dubbio alla base del fortunato modello insediativo terramaricolo, che si è mantenuto vitale per molti secoli e ha preso via via sempre più corpo grazie all’insorgenza di una fitta maglia di abitati, fra cui appunto quello di Anzola. Si prendono in considerazione inoltre altri e fondamentali aspetti utili ad analizzare il sito nelle sue specificità e ad inquadrarlo nella più generale cornice culturale dell’età del Bronzo padana come per esempio il contesto vegetazionale e zoologico.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.