Il ferro è essenziale per le più elementari funzioni di ogni organismo, dai procarioti all'uomo. Esso serve intatti come cofattore per molti enzimi, sia sotto forma di non-emo che di emoproteine. Tra le prime, appare sempre più evidente l'importanza delle proteine in cui il ferro è complessato con lo zolfo. Le emooproteine a loro volta sono implicate in un vasto spettro di funzioni biologiche cruciali. Il ferro, se non complessato, è anche potenzialmente tossico perché facilmente catalizza la trasformazione di specie attive dell'ossigeno quali l'anione superossido e l'acqua ossigenata formatisi durante la normale attività metabolica della cellula in radicali ossidrilici ben più reattivi e pericolosi attraverso la reazione di Fenton. I primi studi sull'effetto della donazione di sangue sullo stato generale del ferro del donatore risalgono agli anni '70 del secolo scorso. Questo studio, compiuto su 11350 donatori per un totale di 30242 esami che coprono un periodo d 7 anni, ha cercato di valutare se la donazione effettuata con la periodicità attualmente prevista dalla normativa possa in certi casi portare ad un abbattimento di depositi di ferro tali da pregiudicare anche indirettamente lo stato di salute del volontario. Sono stati valutati i valori medi di ferritina in funzione di parametri quali l'età il sesso e la frequenza di donazione. Dai dati raccolti si evince che i donatori maschi nella fascia d'età 18-25 risultano avere la ferritinemia più sensibile di ogni altro gruppo di soggetti alla frequenza di donazione.

Studio prospettico della ferritinemia sui donatori periodici

CALZA, Roberta;Sicurella M.;
2008

Abstract

Il ferro è essenziale per le più elementari funzioni di ogni organismo, dai procarioti all'uomo. Esso serve intatti come cofattore per molti enzimi, sia sotto forma di non-emo che di emoproteine. Tra le prime, appare sempre più evidente l'importanza delle proteine in cui il ferro è complessato con lo zolfo. Le emooproteine a loro volta sono implicate in un vasto spettro di funzioni biologiche cruciali. Il ferro, se non complessato, è anche potenzialmente tossico perché facilmente catalizza la trasformazione di specie attive dell'ossigeno quali l'anione superossido e l'acqua ossigenata formatisi durante la normale attività metabolica della cellula in radicali ossidrilici ben più reattivi e pericolosi attraverso la reazione di Fenton. I primi studi sull'effetto della donazione di sangue sullo stato generale del ferro del donatore risalgono agli anni '70 del secolo scorso. Questo studio, compiuto su 11350 donatori per un totale di 30242 esami che coprono un periodo d 7 anni, ha cercato di valutare se la donazione effettuata con la periodicità attualmente prevista dalla normativa possa in certi casi portare ad un abbattimento di depositi di ferro tali da pregiudicare anche indirettamente lo stato di salute del volontario. Sono stati valutati i valori medi di ferritina in funzione di parametri quali l'età il sesso e la frequenza di donazione. Dai dati raccolti si evince che i donatori maschi nella fascia d'età 18-25 risultano avere la ferritinemia più sensibile di ogni altro gruppo di soggetti alla frequenza di donazione.
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