Il mercato globale degli integratori alimentari e dei prodotti erboristici in genere sta vivendo una continua crescita che evolve molto più velocemente di altri comparti legati all'industria alimentare caratterizzandosi sia dal punto di vista culturale sia scientifico come sintesi dell'ibridazione tra alimento e rimedio medicinale. Questa sovrapposizione ibrida necessita di continuo ed attento monitoraggio per la prevenzione di frodi e mistificazioni1,2. In questa ricerca di sono considerati 14 prodotti a base di resveratrolo (PC001-PC014), acquistati on-line nel 2010. I prodotti si caratterizzavano di preparati in forma di capsule contenenti resveratrolo puro, oppure fitocomplessi di varia natura formulati assieme a resveratrolo. Tutti i campioni sono stati analizzati mediante HPLC-UV per il contenuto di trans-resveratrolo; flavonoidi totali, procianidine e polifenoli totali per via spettrofotometrica ed i risultati sono stati confrontati con i dati di titolazione riportati in etichetta. Sono stati poi sottoposti a saggi di bioattività quali attività antiossidante (DPPH e ABTS tests), differenziamento eritroide e attività antiproliferativa su cellule leucemiche K562 in vitro. Sebbene tali prodotti siano registrati come integratori alimenetari, tutto nella loro presentazione lascia intendere al consumatore che si tratti di prodotti dotati di qualità farmaceutica e pertanto si è voluto verificare la loro effeiitva qualità. Soltanto 5 campioni su 14 presentavano valori di resveratrolo coerenti con parametri di qualità previsti in ambito farmaceutico (contenuto compreso tra il 95 e 105% del valore dichiarato), i restanti invece rivelavano quantità sensibilmente al di sotto dei valori (83-111%; 4 campioni), o molto lontane dai parametri di qualità (8-64%; 4 campioni), oppure al limite della rilevazione (2 campioni). Nonostante tutti i prodotti esaminati vengano commercializzati per la loro efficacia come antiossidanti, dalle nostre valutazioni in vitro (DPPH e ABTS tests) solamente quei campioni che rispetto al riscontro analitico presentavano un contenuto in resveratrolo conforme ad una elevata qualità hanno evidenziato capacità antiossidanti ed antiradicaliche degne di nota. L'induzione di un differenziamento eritroide in cellule leucemiche K562 in vitro si è rivelata più marcata per quei prodotti contenenti resveratrolo puro, piuttosto che per quei campioni contenenti anche altri fitocomplessi, mentre per l'attività antiproliferativa risultava discriminante la concentrazione di resveratrolo oltre il 50%. Infine, non pare esserci alcuna relazione qualità-prezzo coerente con i nostri risultati dal momento che il campione di migliore qualità e con migliore espressione di bioattività (PC003) è risultato essere anche il più economico.
PRODOTTI ERBORISTICI CONTENENTI TRANS-RESVERATROLO IN VENDITA ON-LINE: UN'INDAGINE SULLA QUALITA'
GUERRINI, Alessandra;ROSSI, Damiano;BROGNARA, Eleonora;BORGATTI, Monica;GAMBARI, Roberto;MAIETTI, Silvia;SACCHETTI, Gianni
2012
Abstract
Il mercato globale degli integratori alimentari e dei prodotti erboristici in genere sta vivendo una continua crescita che evolve molto più velocemente di altri comparti legati all'industria alimentare caratterizzandosi sia dal punto di vista culturale sia scientifico come sintesi dell'ibridazione tra alimento e rimedio medicinale. Questa sovrapposizione ibrida necessita di continuo ed attento monitoraggio per la prevenzione di frodi e mistificazioni1,2. In questa ricerca di sono considerati 14 prodotti a base di resveratrolo (PC001-PC014), acquistati on-line nel 2010. I prodotti si caratterizzavano di preparati in forma di capsule contenenti resveratrolo puro, oppure fitocomplessi di varia natura formulati assieme a resveratrolo. Tutti i campioni sono stati analizzati mediante HPLC-UV per il contenuto di trans-resveratrolo; flavonoidi totali, procianidine e polifenoli totali per via spettrofotometrica ed i risultati sono stati confrontati con i dati di titolazione riportati in etichetta. Sono stati poi sottoposti a saggi di bioattività quali attività antiossidante (DPPH e ABTS tests), differenziamento eritroide e attività antiproliferativa su cellule leucemiche K562 in vitro. Sebbene tali prodotti siano registrati come integratori alimenetari, tutto nella loro presentazione lascia intendere al consumatore che si tratti di prodotti dotati di qualità farmaceutica e pertanto si è voluto verificare la loro effeiitva qualità. Soltanto 5 campioni su 14 presentavano valori di resveratrolo coerenti con parametri di qualità previsti in ambito farmaceutico (contenuto compreso tra il 95 e 105% del valore dichiarato), i restanti invece rivelavano quantità sensibilmente al di sotto dei valori (83-111%; 4 campioni), o molto lontane dai parametri di qualità (8-64%; 4 campioni), oppure al limite della rilevazione (2 campioni). Nonostante tutti i prodotti esaminati vengano commercializzati per la loro efficacia come antiossidanti, dalle nostre valutazioni in vitro (DPPH e ABTS tests) solamente quei campioni che rispetto al riscontro analitico presentavano un contenuto in resveratrolo conforme ad una elevata qualità hanno evidenziato capacità antiossidanti ed antiradicaliche degne di nota. L'induzione di un differenziamento eritroide in cellule leucemiche K562 in vitro si è rivelata più marcata per quei prodotti contenenti resveratrolo puro, piuttosto che per quei campioni contenenti anche altri fitocomplessi, mentre per l'attività antiproliferativa risultava discriminante la concentrazione di resveratrolo oltre il 50%. Infine, non pare esserci alcuna relazione qualità-prezzo coerente con i nostri risultati dal momento che il campione di migliore qualità e con migliore espressione di bioattività (PC003) è risultato essere anche il più economico.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
