Sommario: 1. Premessa. – 2. Le tortuosità interpretative dell’art. 5, n. 1 della convenzione di Bruxelles del 1968 e l’iter di revisione della norma sul forum destinatae solutionis. – 3. La nuova disciplina del regolamento Ce n. 44/2001 e la determinazione del luogo dell’adempimento in base all’art. 5, n. 1, reg.: i criteri ermeneutici. – 4. La dottrina e la giurisprudenza comunitaria al cospetto del « nuovo » art. 5, n. 1, lett. b), reg. Ce n. 44/2001. – 4.1. La nozione di luogo di esecuzione della c.d. obbligazione caratteristica. – 5. La ratio dell’art. 5, n. 1, lett. b), reg. Ce n. 44/2001 e le opzioni di fondo del legislatore comunitario al vaglio della Corte di giustizia delle Comunità europee. – 5.1. L’applicabilità dell’art. 5, n. 1, lett. b), reg. Ce n. 44/2001 all’ipotesi di pluralità di luoghi di esecuzione della prestazione c.d. caratteristica. – 5.2. Segue. L’estensibilità della prospettata soluzione anche alle ipotesi di pluralità di consegne in diversi Stati (anche non membri dell’Unione europea). – 6. L’atteggiamento delle Corti nazionali tra teoria dell’acte claire e obbligo di rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia delle Comunità europee. – 7. L’interpretazione del regolamento comunitario sui titoli di giurisdizione alla luce del nuovo regolamento Ce (c.d. «Roma I ») sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali. – 8. Conclusioni.
Il locus destinatae solutionis nella disciplina comunitaria della competenza giurisdizionale
DE FRANCESCHI, Alberto
2008
Abstract
Sommario: 1. Premessa. – 2. Le tortuosità interpretative dell’art. 5, n. 1 della convenzione di Bruxelles del 1968 e l’iter di revisione della norma sul forum destinatae solutionis. – 3. La nuova disciplina del regolamento Ce n. 44/2001 e la determinazione del luogo dell’adempimento in base all’art. 5, n. 1, reg.: i criteri ermeneutici. – 4. La dottrina e la giurisprudenza comunitaria al cospetto del « nuovo » art. 5, n. 1, lett. b), reg. Ce n. 44/2001. – 4.1. La nozione di luogo di esecuzione della c.d. obbligazione caratteristica. – 5. La ratio dell’art. 5, n. 1, lett. b), reg. Ce n. 44/2001 e le opzioni di fondo del legislatore comunitario al vaglio della Corte di giustizia delle Comunità europee. – 5.1. L’applicabilità dell’art. 5, n. 1, lett. b), reg. Ce n. 44/2001 all’ipotesi di pluralità di luoghi di esecuzione della prestazione c.d. caratteristica. – 5.2. Segue. L’estensibilità della prospettata soluzione anche alle ipotesi di pluralità di consegne in diversi Stati (anche non membri dell’Unione europea). – 6. L’atteggiamento delle Corti nazionali tra teoria dell’acte claire e obbligo di rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia delle Comunità europee. – 7. L’interpretazione del regolamento comunitario sui titoli di giurisdizione alla luce del nuovo regolamento Ce (c.d. «Roma I ») sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali. – 8. Conclusioni.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.