La pertosse, in assenza di vaccinazione, è una malattia tipicamente infantile il cui impatto clinico, specialmente nei bambini molto piccoli, è notevole, comportando frequenti e gravi complicanze. L’introduzione dei nuovi vaccini antipertosse acellulari ha favorito la diffusione della vaccinazione, anche in relazione al loro inserimento nei nuovi vaccini combinati da utilizzare nei nuovi nati. Una problematica molto dibattuta recentemente è quella relativa alla copertura immunitaria (sia umorale che cellulare) che tende a ridursi nel tempo ed alle modifiche epidemiologiche registrate nelle aree ad alto tasso di copertura vaccinale. Per questi motivi l’opportunità di un richiamo vaccinale negli adolescenti e negli adulti va attentamente valutato ed occorre acquisire dati epidemiologici aggiornati per verificare se e come l’epidemiologia della pertosse si sta modificando. A tal fine sono stati consultati, per la Regione Emilia Romagna, una serie di database relativi alla copertura vaccinale, all’incidenza della patologia (ISTAT, SPES) ed alle schede di dimissione ospedaliera. Si è anche proceduto ad una valutazione della risposta umorale e cellulomediata in un campione significativo della popolazione. Il CV% per pertosse entro i 2aa di vita è sensibilmente incrementato fino a raggiungere il 97,6% nella coorte di nascita 2004 e parallelamente l’incidenza è diminuita (1,41/100.000 nel 2005 nella fascia 0-14aa). Nel periodo 1999-2006 sono stati complessivamente ricoverati 67 casi di pertosse (media annua: 9,57). I dati di laboratorio confermano l’impatto delle campagne vaccinali condotte nel corso degli anni; il fatto che l’agente etiologico continui a circolare in classi di età precedentemente considerate indenni da questo patogeno indica l’opportunità di interventi di richiamo vaccinale negli adolescenti e negli adulti.
Sorveglianza epidemiologica della pertosse in Emilia Romagna
CAVALLARO, Alessandra;MARCONI, Susanna;CUCCHI, Alessandro;BERGAMINI, Mauro;GABUTTI, Giovanni
2008
Abstract
La pertosse, in assenza di vaccinazione, è una malattia tipicamente infantile il cui impatto clinico, specialmente nei bambini molto piccoli, è notevole, comportando frequenti e gravi complicanze. L’introduzione dei nuovi vaccini antipertosse acellulari ha favorito la diffusione della vaccinazione, anche in relazione al loro inserimento nei nuovi vaccini combinati da utilizzare nei nuovi nati. Una problematica molto dibattuta recentemente è quella relativa alla copertura immunitaria (sia umorale che cellulare) che tende a ridursi nel tempo ed alle modifiche epidemiologiche registrate nelle aree ad alto tasso di copertura vaccinale. Per questi motivi l’opportunità di un richiamo vaccinale negli adolescenti e negli adulti va attentamente valutato ed occorre acquisire dati epidemiologici aggiornati per verificare se e come l’epidemiologia della pertosse si sta modificando. A tal fine sono stati consultati, per la Regione Emilia Romagna, una serie di database relativi alla copertura vaccinale, all’incidenza della patologia (ISTAT, SPES) ed alle schede di dimissione ospedaliera. Si è anche proceduto ad una valutazione della risposta umorale e cellulomediata in un campione significativo della popolazione. Il CV% per pertosse entro i 2aa di vita è sensibilmente incrementato fino a raggiungere il 97,6% nella coorte di nascita 2004 e parallelamente l’incidenza è diminuita (1,41/100.000 nel 2005 nella fascia 0-14aa). Nel periodo 1999-2006 sono stati complessivamente ricoverati 67 casi di pertosse (media annua: 9,57). I dati di laboratorio confermano l’impatto delle campagne vaccinali condotte nel corso degli anni; il fatto che l’agente etiologico continui a circolare in classi di età precedentemente considerate indenni da questo patogeno indica l’opportunità di interventi di richiamo vaccinale negli adolescenti e negli adulti.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.