In questo Capitolo vengono affrontate numerose e delicate questioni interpretative suscitate dalla formulazione della definizione generale e sussidiaria di pratica commerciale scorretta contenuta nel comma 2 dell’art. 20 del codice del consumo, una definizione che necessita secondo l’autore di essere fatta oggetto di una interpretazione autonoma, non condizionata dal significato tradizionalmente attribuito nel nostro ordinamento ad alcuni dei termini che in essa ricorrono. L’autore cerca altresì di verificare se e come tale nuova nozione possa essere raccordata e coordinata con la nozione generale di atto di concorrenza sleale di cui all’art. 2598 c.c., nonché di definire i rapporti che intercorrono fra tale nozione e la correttezza e la buona fede di cui al codice civile e al codice del consumo.
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Titolo: | La nozione generale di pratica commerciale «scorretta» | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2008 | |
Abstract: | In questo Capitolo vengono affrontate numerose e delicate questioni interpretative suscitate dalla formulazione della definizione generale e sussidiaria di pratica commerciale scorretta contenuta nel comma 2 dell’art. 20 del codice del consumo, una definizione che necessita secondo l’autore di essere fatta oggetto di una interpretazione autonoma, non condizionata dal significato tradizionalmente attribuito nel nostro ordinamento ad alcuni dei termini che in essa ricorrono. L’autore cerca altresì di verificare se e come tale nuova nozione possa essere raccordata e coordinata con la nozione generale di atto di concorrenza sleale di cui all’art. 2598 c.c., nonché di definire i rapporti che intercorrono fra tale nozione e la correttezza e la buona fede di cui al codice civile e al codice del consumo. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11392/530710 | |
Appare nelle tipologie: | 02.1 Contributo in volume (Capitolo, articolo) |