La Grotta del Clusantin ha restituito, fino ad ora, dati sulle condizioni climatico-ambientali tra i 14.700 e 13.600 anni dal presente. La successione sedimentaria documenta principalmente processi di degradazione crioclastica della zona atriale con crolli ed esfoliazione del tetto della cavità. Lo studio dei micro mammiferi e quello antracologico forniscono evidenze di una foresta a pino silvestre, pino cembro, peccio e/o larice con anche aree aperte. Le attività di caccia dell’uomo sono documentate nel periodo estivo; vi è una netta prevalenza della predazione sulla popolazione di marmotte; la grotta viene collocata fra i campi stagionali nei quali l’attività di scheggiatura risulta finalizzata principalmente alla produzione di armi da getto.
Considerazioni finali
DE CURTIS, Ornella;DUCHES, Rossella;GHESINI, Daniela;PERESANI, Marco;ROMANDINI, Matteo;GURIOLI, Fabio;SALA, Benedetto;ZIGGIOTTI, Sara
2008
Abstract
La Grotta del Clusantin ha restituito, fino ad ora, dati sulle condizioni climatico-ambientali tra i 14.700 e 13.600 anni dal presente. La successione sedimentaria documenta principalmente processi di degradazione crioclastica della zona atriale con crolli ed esfoliazione del tetto della cavità. Lo studio dei micro mammiferi e quello antracologico forniscono evidenze di una foresta a pino silvestre, pino cembro, peccio e/o larice con anche aree aperte. Le attività di caccia dell’uomo sono documentate nel periodo estivo; vi è una netta prevalenza della predazione sulla popolazione di marmotte; la grotta viene collocata fra i campi stagionali nei quali l’attività di scheggiatura risulta finalizzata principalmente alla produzione di armi da getto.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.