Il presente lavoro presenta i risultati dello studio geoarcheologico dei suoli d’abitato epigravettiani datati al Dryas recente (US 19) e al Preboreale (US 18) di Riparo Cogola. Sono state condotte analisi fisiche e chimiche di routine, deteterminazioni mineralogiche e analisi micromorfologiche, che evidenziano processi di formazione complessi, caratterizzati dall’intervento di fattori sedimentari, pedogenici e antropogenici a intensità e modalità variabili nello spazio e nel tempo. L’interpretazione suggerisce una sequenza di eventi a carattere ciclico che hanno comportato: 1) distacchi e alterazioni crioclastiche limitati alle fasi di abbandono del riparo con seppellimento dei livelli antropici precedenti; 2) apporto progressivo di sedimento alloctono a opera del calpestio sulle superfici d’uso e genesi di microstruttura lamellare associata a porosità vescicolare organizzata planarmente, conseguenti al calpestio e ai cicli di gelo-disgelo post-deposizionali; 3) aggradazione dei suoli d’abitato con abbandono di manufatti litici e resti faunistici ad assetto orizzontale e frequente fratturazione in situ, abbondante sostanza organica, carboni; 4) evoluzione dei suoli d’abitato determinata dallo sviluppo dell’attività di lombrichi contemporanea alla frequentazione antropica, che ha favorito la rapida umificazione e l’incorporazione della sostanza organica nella matrice. La dissoluzione dei carbonati e la conseguente precipitazione di sparite, comuni a tutta la sequenza stratigrafica, sono da attribuire principalmente all’effetto di acidi umici prodotti nell’orizzonte superficiale della sequenza del riparo; 5) incipiente azione crioergica postdeposizionale con verticalizzazioni e sollevamento di clasti e, prevalentemente nelle fasi di abbandono del riparo, genesi di una microstruttura lamellare ereditata dall’attività di calpestio.
Analisi sedimentologica e micromorfologica delle unità epigravettiane di Riparo Cogola - Carbonare di Folgaria (Trento).
PERESANI, Marco
2008
Abstract
Il presente lavoro presenta i risultati dello studio geoarcheologico dei suoli d’abitato epigravettiani datati al Dryas recente (US 19) e al Preboreale (US 18) di Riparo Cogola. Sono state condotte analisi fisiche e chimiche di routine, deteterminazioni mineralogiche e analisi micromorfologiche, che evidenziano processi di formazione complessi, caratterizzati dall’intervento di fattori sedimentari, pedogenici e antropogenici a intensità e modalità variabili nello spazio e nel tempo. L’interpretazione suggerisce una sequenza di eventi a carattere ciclico che hanno comportato: 1) distacchi e alterazioni crioclastiche limitati alle fasi di abbandono del riparo con seppellimento dei livelli antropici precedenti; 2) apporto progressivo di sedimento alloctono a opera del calpestio sulle superfici d’uso e genesi di microstruttura lamellare associata a porosità vescicolare organizzata planarmente, conseguenti al calpestio e ai cicli di gelo-disgelo post-deposizionali; 3) aggradazione dei suoli d’abitato con abbandono di manufatti litici e resti faunistici ad assetto orizzontale e frequente fratturazione in situ, abbondante sostanza organica, carboni; 4) evoluzione dei suoli d’abitato determinata dallo sviluppo dell’attività di lombrichi contemporanea alla frequentazione antropica, che ha favorito la rapida umificazione e l’incorporazione della sostanza organica nella matrice. La dissoluzione dei carbonati e la conseguente precipitazione di sparite, comuni a tutta la sequenza stratigrafica, sono da attribuire principalmente all’effetto di acidi umici prodotti nell’orizzonte superficiale della sequenza del riparo; 5) incipiente azione crioergica postdeposizionale con verticalizzazioni e sollevamento di clasti e, prevalentemente nelle fasi di abbandono del riparo, genesi di una microstruttura lamellare ereditata dall’attività di calpestio.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.