Il progetto per il nuovo auditorium di Padova vincitore del concorso internazionale é il risultato di un’attenta lettura del sito e si inserisce nella struttura urbana della cittá. L´area di intervento costituisce l´ideale ampliamento spaziale dei Giardini dell’Arena oltre il canale Piovego, fino agli edifici storici su via Trieste. In questo senso il progetto va oltre i confini dell´area individuata e l'auditorium diventa parte integrante di un nuovo sistema, insieme agli altri elementi solitari nel parco, l’Arena romana, la Cappella degli Scrovegni e il complesso museale degli Eremitani, contribuendo a generare un insieme di relazioni fatte di cultura e di vita collettiva. In contrasto al carattere naturale del parco, il foyer si delinea come un parco artificiale della cultura. La piacevole atmosfera generata dal gioco di luci e ombre sotto gli alberi dei Giardini dell’Arena e lungo il Piovego, si ripropone sotto la copertura traforata del foyer. Come sotto un tetto di foglie i visitatori possono passeggiare dentro il foyer ampio ed esteso fino quasi ai margini del canale e godersi la vista sull´acqua e verso la cittá. Il foyer diventa cosí un piacevole luogo per ´stare´, invitando i visitatori alla sosta e all’ascolto. Il foyer rappresenta inoltre una metafora dei portici padovani. Come questi ultimi infatti, il foyer proiettato verso l’esterno delle sale e degli altri spazi coperti, funge, oltre che da luogo di transito, anche da zona di ritrovo e da luogo di aggregazione, potendo assolvere a differenti funzioni durante tutto l´arco della giornata. La sua condizione di essere utilizzabile e aperto sia di giorno che di notte, rende il foyer parte integrante della passeggiata lungo il canale, anche tramite la previsione di spazi aperti al pubblico, come il ristorante, gli spazi commerciali, il bar caffetteria: tutti orientati verso il parco, dunque accessibili anche dall´esterno o da entrambe le parti contemporaneamente. Tale passeggiata lungo il canale ripropone e rafforza l’ormai consolidato collegamento, sia pedonale che ciclabile, verso est e la zona universitaria. L´auditorium, con il nuovo ponte pedonale orientato verso il parco e il centro storico, diventa un importante elemento di relazione con tutto il contesto. Come naturale conseguenza dell´idea di un parco della cultura, aperto e raggiungibile da diverse parti, le sale da concerto vengono sollevate dal piano terreno lasciando libero spazio al foyer e ai percorsi che lo attraversano. Sottolineando questo sistema di accessi, la copertura del foyer si adagia in maniera fluttuante sotto la sala grande e avvolge col suo involucro la sala piccola. Cosí la sala grande, si appoggia morbidamente alla pelle della struttura di copertura del foyer, come nel grembo della grande corolla di un fiore, orientandosi in maniera chiara verso i Giardini dell’Arena e il centro storico. La sala piccola, disposta ortogonalmente alla sala grande, é invece orientata verso l´ingresso principale su via Gozzi, lasciando percepire da questo punto la spazialitá del foyer. Attraverso questa disposizione, i fronti principali degli edifici storici esistenti su via Trieste non vengono toccati e le sale da concerto concedono ad essi una distanza sufficiente. Entrambe le sale, dal punto di vista spaziale e acustico, permettono un utilizzo multifunzionale per diversi tipi di esecuzioni musicali, spettacoli, convegni e conferenze. Da considerazioni di carattere urbanistico e funzionale successive al concorso è emersa la richiesta di collocare la nuova sede del Conservatorio Pollini nell´edificio vincolato esistente collocato a est, nell’angolo tra via Gozzi e via Trieste. La nuova costruzione e l´edificio vincolato esistente, anche da un punto di vista architettonico, coesistono nel progetto in un equilibrato rapporto tra sostanza costruita antica e moderna e conferiscono al Conservatorio Pollini una sua propria identitá nel complesso del Parco culturale per la musica.

Progetto Klaus Kada (capogruppo), Massarente, Saccarola, Redesco

MASSARENTE, Alessandro;
2007

Abstract

Il progetto per il nuovo auditorium di Padova vincitore del concorso internazionale é il risultato di un’attenta lettura del sito e si inserisce nella struttura urbana della cittá. L´area di intervento costituisce l´ideale ampliamento spaziale dei Giardini dell’Arena oltre il canale Piovego, fino agli edifici storici su via Trieste. In questo senso il progetto va oltre i confini dell´area individuata e l'auditorium diventa parte integrante di un nuovo sistema, insieme agli altri elementi solitari nel parco, l’Arena romana, la Cappella degli Scrovegni e il complesso museale degli Eremitani, contribuendo a generare un insieme di relazioni fatte di cultura e di vita collettiva. In contrasto al carattere naturale del parco, il foyer si delinea come un parco artificiale della cultura. La piacevole atmosfera generata dal gioco di luci e ombre sotto gli alberi dei Giardini dell’Arena e lungo il Piovego, si ripropone sotto la copertura traforata del foyer. Come sotto un tetto di foglie i visitatori possono passeggiare dentro il foyer ampio ed esteso fino quasi ai margini del canale e godersi la vista sull´acqua e verso la cittá. Il foyer diventa cosí un piacevole luogo per ´stare´, invitando i visitatori alla sosta e all’ascolto. Il foyer rappresenta inoltre una metafora dei portici padovani. Come questi ultimi infatti, il foyer proiettato verso l’esterno delle sale e degli altri spazi coperti, funge, oltre che da luogo di transito, anche da zona di ritrovo e da luogo di aggregazione, potendo assolvere a differenti funzioni durante tutto l´arco della giornata. La sua condizione di essere utilizzabile e aperto sia di giorno che di notte, rende il foyer parte integrante della passeggiata lungo il canale, anche tramite la previsione di spazi aperti al pubblico, come il ristorante, gli spazi commerciali, il bar caffetteria: tutti orientati verso il parco, dunque accessibili anche dall´esterno o da entrambe le parti contemporaneamente. Tale passeggiata lungo il canale ripropone e rafforza l’ormai consolidato collegamento, sia pedonale che ciclabile, verso est e la zona universitaria. L´auditorium, con il nuovo ponte pedonale orientato verso il parco e il centro storico, diventa un importante elemento di relazione con tutto il contesto. Come naturale conseguenza dell´idea di un parco della cultura, aperto e raggiungibile da diverse parti, le sale da concerto vengono sollevate dal piano terreno lasciando libero spazio al foyer e ai percorsi che lo attraversano. Sottolineando questo sistema di accessi, la copertura del foyer si adagia in maniera fluttuante sotto la sala grande e avvolge col suo involucro la sala piccola. Cosí la sala grande, si appoggia morbidamente alla pelle della struttura di copertura del foyer, come nel grembo della grande corolla di un fiore, orientandosi in maniera chiara verso i Giardini dell’Arena e il centro storico. La sala piccola, disposta ortogonalmente alla sala grande, é invece orientata verso l´ingresso principale su via Gozzi, lasciando percepire da questo punto la spazialitá del foyer. Attraverso questa disposizione, i fronti principali degli edifici storici esistenti su via Trieste non vengono toccati e le sale da concerto concedono ad essi una distanza sufficiente. Entrambe le sale, dal punto di vista spaziale e acustico, permettono un utilizzo multifunzionale per diversi tipi di esecuzioni musicali, spettacoli, convegni e conferenze. Da considerazioni di carattere urbanistico e funzionale successive al concorso è emersa la richiesta di collocare la nuova sede del Conservatorio Pollini nell´edificio vincolato esistente collocato a est, nell’angolo tra via Gozzi e via Trieste. La nuova costruzione e l´edificio vincolato esistente, anche da un punto di vista architettonico, coesistono nel progetto in un equilibrato rapporto tra sostanza costruita antica e moderna e conferiscono al Conservatorio Pollini una sua propria identitá nel complesso del Parco culturale per la musica.
2007
9788877945952
auditorium; sala concerti; Padova; città storica e architettura contemporanea
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