Gli anticorpi anti-fosfolipidi (aPL) sono autoanticorpi associati ad aborto e parto prematuro, trombocitopenia, complicanze trombotiche venose ed arteriose e a infezioni. Gli aPL, agendo sulle cellule endoteliali, sono in grado di attivare fattori pro-coagulanti e pro-infiammatori dell’endotelio. Descriviamo il riscontro di aPL, anti-cardiolipina (aCL) e anti-beta2-glicoproteina (abetaGP) in corso di infezione da Bartonella henselae in una donna di 23 anni ad esordio subdolo caratterizzato da febbre, sudorazione notturna, linfoade-nomegalia ascellare dx e dolore all’ipocondrio sin. L’obiettività era caratterizzata da tachicardia e dolore all’ipocondrio sin con incremento degli enzimi epatici e di colestasi. L’ecografia addominale dimostrava multiple nodularità ipoecogene epatiche e spleniche in assenza di linfoadenomegalia periaortica ed interaortocavale, confermate alla TC. L’ecocardiografia transtoracica documentava un ispessimento della valvola aortica e una lesione anecogena con caratteristiche di tipo asessuale, non confermate dall’ecocardiografia transesofagea. Tra le indagini sierologiche risultava positiva la ricerca degli anticorpi anti-bartonella con titolo 1:512, e degli autoanticorpi aPC IgM, aCL e abeta2GP, anti nucleo 1:640. La ricerca del gene pap31 di B. henselae mediante PCR su PBMC risultava positiva. Si iniziava terapia con amoxicillina/ac. clavulanico (Amx/Clv) 2,2 g x 3/die e amikacina 500 mg x 2/die per 23 giorni, sostituita dall’associazione Amx/Clv 1 gx 3/die e claritromicina 500 mg x 2/die per 3 settimane. Per l’insorgenza di alvo diarroico, si sostituisce Amx/Clv con moxifloxacina 400 mg/die per ulteriori tre settimane. Al termine della terapia si constatava la scomparsa delle lesioni epato-spleniche riscontrate all’ecografia e alla TC, la normalizzazione del quadro ecocardiografico e la riduzione del titolo anticorpale anti-bartonella (1:128). Durante il follow-up clinico gli autoanticorpi aPC, aCL e abeta2GP viravano da IgM a IgG e il loro titolo si riduceva progressivamente. L’infezione da B. henselae può assumere quadri clinici atipici quali granulomatosi epatosplenica, febbre di origine sconosciuta, sindromi simil-neoplastiche, malattia infiammatoria del colon, glomerulonefrite. Il riscontro di aPC, aCL e abeta2GP in corso di bartonellosi suscita nuovi quesiti sui possibili meccanismi immunopatologici innescati dall’infezione. aPL e abeta2GP inducendo l’up-regulation di adesine a livello endoteliale che potrebbero essere responsabili dei meccanismi alla base del danno endocardico secondario all’infezione da B. henselae

Endocardite da Bartonella henselae? Riscontro di anticorpi anti-fosfolipidi, anti-beta2-glicoproteina e anti-cardiolipina.

CULTRERA, Rosario;ZULIANI, Giovanni;SEGALA, Daniela;SERACENI, Silva;FELLIN, Renato;CONTINI, Carlo
2007

Abstract

Gli anticorpi anti-fosfolipidi (aPL) sono autoanticorpi associati ad aborto e parto prematuro, trombocitopenia, complicanze trombotiche venose ed arteriose e a infezioni. Gli aPL, agendo sulle cellule endoteliali, sono in grado di attivare fattori pro-coagulanti e pro-infiammatori dell’endotelio. Descriviamo il riscontro di aPL, anti-cardiolipina (aCL) e anti-beta2-glicoproteina (abetaGP) in corso di infezione da Bartonella henselae in una donna di 23 anni ad esordio subdolo caratterizzato da febbre, sudorazione notturna, linfoade-nomegalia ascellare dx e dolore all’ipocondrio sin. L’obiettività era caratterizzata da tachicardia e dolore all’ipocondrio sin con incremento degli enzimi epatici e di colestasi. L’ecografia addominale dimostrava multiple nodularità ipoecogene epatiche e spleniche in assenza di linfoadenomegalia periaortica ed interaortocavale, confermate alla TC. L’ecocardiografia transtoracica documentava un ispessimento della valvola aortica e una lesione anecogena con caratteristiche di tipo asessuale, non confermate dall’ecocardiografia transesofagea. Tra le indagini sierologiche risultava positiva la ricerca degli anticorpi anti-bartonella con titolo 1:512, e degli autoanticorpi aPC IgM, aCL e abeta2GP, anti nucleo 1:640. La ricerca del gene pap31 di B. henselae mediante PCR su PBMC risultava positiva. Si iniziava terapia con amoxicillina/ac. clavulanico (Amx/Clv) 2,2 g x 3/die e amikacina 500 mg x 2/die per 23 giorni, sostituita dall’associazione Amx/Clv 1 gx 3/die e claritromicina 500 mg x 2/die per 3 settimane. Per l’insorgenza di alvo diarroico, si sostituisce Amx/Clv con moxifloxacina 400 mg/die per ulteriori tre settimane. Al termine della terapia si constatava la scomparsa delle lesioni epato-spleniche riscontrate all’ecografia e alla TC, la normalizzazione del quadro ecocardiografico e la riduzione del titolo anticorpale anti-bartonella (1:128). Durante il follow-up clinico gli autoanticorpi aPC, aCL e abeta2GP viravano da IgM a IgG e il loro titolo si riduceva progressivamente. L’infezione da B. henselae può assumere quadri clinici atipici quali granulomatosi epatosplenica, febbre di origine sconosciuta, sindromi simil-neoplastiche, malattia infiammatoria del colon, glomerulonefrite. Il riscontro di aPC, aCL e abeta2GP in corso di bartonellosi suscita nuovi quesiti sui possibili meccanismi immunopatologici innescati dall’infezione. aPL e abeta2GP inducendo l’up-regulation di adesine a livello endoteliale che potrebbero essere responsabili dei meccanismi alla base del danno endocardico secondario all’infezione da B. henselae
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