La storia delle matematiche nell’Università di Pavia degli anni sessanta del Settecento e buona parte del secolo XIX ci appare caratterizzata da una catena di maestri illustri: Ruggero Giuseppe Boscovich, Gregorio Fontana, Pietro Paoli, Lorenzo Mascheroni, Vincenzo Brunacci, Antonio Bordoni che sembrano essersi passati l’un l’altro, in un quadro cronologico approssimativo, il testimone della ricerca matematica avanzata e dell’insegnamento di qualità a Pavia. Questa interpretazione internista finisce però con il confliggere fortemente con i momenti di discontinuità nella storia dell’Università di Pavia che furono spesso problematici, anche se si risolsero felicemente: la partenza di Boscovich nel 1768, la scomparsa di Mascheroni (1800) e di Fontana (1803), la fine del napoleonico Regno d’Italia (1814).
Le discontinuità inavvertite: matematica e matematici a Pavia tra Sette o Ottocento
PEPE, Luigi
2007
Abstract
La storia delle matematiche nell’Università di Pavia degli anni sessanta del Settecento e buona parte del secolo XIX ci appare caratterizzata da una catena di maestri illustri: Ruggero Giuseppe Boscovich, Gregorio Fontana, Pietro Paoli, Lorenzo Mascheroni, Vincenzo Brunacci, Antonio Bordoni che sembrano essersi passati l’un l’altro, in un quadro cronologico approssimativo, il testimone della ricerca matematica avanzata e dell’insegnamento di qualità a Pavia. Questa interpretazione internista finisce però con il confliggere fortemente con i momenti di discontinuità nella storia dell’Università di Pavia che furono spesso problematici, anche se si risolsero felicemente: la partenza di Boscovich nel 1768, la scomparsa di Mascheroni (1800) e di Fontana (1803), la fine del napoleonico Regno d’Italia (1814).I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.