Considerare i "colori" della regione Emilia Romagna spostandosi unicamente tra le quinte urbane delle città capoluogo di provincia, senza considerare il terriorio che eiste tra loro, in tutte le sue articolazioni e complessità, significherebbe trascurare una realtà fortemente caratterizzante e spesso incontaminata che ha costituito la materice dei centri che hanno conosciuto un maggior sviluppo. Tale realtà paesaggistica, tessuto connettivo tra gli agglomerati urbani, si configura in un territorio talvolta fortemente legato e plasmato dalle acque che ne disegnano la trama. I materiali tradizionali e le tinte della "terra" costituiscono l'immagine storica dei sistemi di coloritura tradizionali dell'architettura minuta, ancora conservata nei centri storici minori.
Il colore in Emilia, da Borgotaro a Stellata. Dal colore del paesaggio al colore dei centri minori
MAIETTI, Federica;
2004
Abstract
Considerare i "colori" della regione Emilia Romagna spostandosi unicamente tra le quinte urbane delle città capoluogo di provincia, senza considerare il terriorio che eiste tra loro, in tutte le sue articolazioni e complessità, significherebbe trascurare una realtà fortemente caratterizzante e spesso incontaminata che ha costituito la materice dei centri che hanno conosciuto un maggior sviluppo. Tale realtà paesaggistica, tessuto connettivo tra gli agglomerati urbani, si configura in un territorio talvolta fortemente legato e plasmato dalle acque che ne disegnano la trama. I materiali tradizionali e le tinte della "terra" costituiscono l'immagine storica dei sistemi di coloritura tradizionali dell'architettura minuta, ancora conservata nei centri storici minori.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.