Scopo principale dello studio che ci proponiamo di svolgere nel II anno del progetto è quello di continuare la raccolta dei campioni per effettuare un’ampia analisi dell’espressione dei recettori A3 in: 1) campioni di tessuto tumorale colorettale e corrispondente mucosa sana prelevata vicino (2 cm) e lontano (10 cm) dal tumore e adenomi con severa displasia ottenuti da pazienti sottoposti ad asportazione chirurgica del tumore colorettale; adenomi di piccole dimensioni rimossi endoscopicamente; mucosa sana ottenuta da pazienti che saranno operati per patologie, non di natura tumorale, a livello dell’intestino. I campioni di tessuto ottenuti da pazienti ad un diverso stadio della sequenza adenoma-carcinoma colorettale saranno utili per investigare se lo stato dei recettori adenosinici possa riflettere una progressione nella malignità della patologia. 2) linfociti, monociti e neutrofili isolati dal sangue periferico ottenuto da un elevato numero di pazienti affetti da cancro colorettale e da soggetti volontari sani. In generale le proteine che sono sovraespresse sono quelle che promuovono lo sviluppo del tumore, mentre le proteine che ne inibiscono la crescita sono generalmente sottoespresse. Quindi è possibile ipotizzare che una alterata regolazione dell’espressione e/o della funzione dei recettori adenosinici possa svolgere un ruolo importante nei tumori giustificando così la necessità di ulteriori studi finalizzati a definire eventuali correlazioni fra questi recettori e la tumorigenesi. Inoltre, nell’ultima fase del progetto, oltre ad effettuare gli esperimenti descritti nelle fasi precedenti, effettueremo una serie di esperimenti volti a verificare se le cellule del sangue possono anche costituire un bersaglio utile (in confronto ai tessuti colorettali) per monitorare nel tempo, a livello periferico, alterazioni legate alla patologia.
progetto ex 60%- I recettori dell’adenosina come possibili “biomarkers” dei tumori colorettali. Studio su tessuti umani sani e tumorali e sulle cellule del sangue periferico.
BOREA, Pier Andrea
2005
Abstract
Scopo principale dello studio che ci proponiamo di svolgere nel II anno del progetto è quello di continuare la raccolta dei campioni per effettuare un’ampia analisi dell’espressione dei recettori A3 in: 1) campioni di tessuto tumorale colorettale e corrispondente mucosa sana prelevata vicino (2 cm) e lontano (10 cm) dal tumore e adenomi con severa displasia ottenuti da pazienti sottoposti ad asportazione chirurgica del tumore colorettale; adenomi di piccole dimensioni rimossi endoscopicamente; mucosa sana ottenuta da pazienti che saranno operati per patologie, non di natura tumorale, a livello dell’intestino. I campioni di tessuto ottenuti da pazienti ad un diverso stadio della sequenza adenoma-carcinoma colorettale saranno utili per investigare se lo stato dei recettori adenosinici possa riflettere una progressione nella malignità della patologia. 2) linfociti, monociti e neutrofili isolati dal sangue periferico ottenuto da un elevato numero di pazienti affetti da cancro colorettale e da soggetti volontari sani. In generale le proteine che sono sovraespresse sono quelle che promuovono lo sviluppo del tumore, mentre le proteine che ne inibiscono la crescita sono generalmente sottoespresse. Quindi è possibile ipotizzare che una alterata regolazione dell’espressione e/o della funzione dei recettori adenosinici possa svolgere un ruolo importante nei tumori giustificando così la necessità di ulteriori studi finalizzati a definire eventuali correlazioni fra questi recettori e la tumorigenesi. Inoltre, nell’ultima fase del progetto, oltre ad effettuare gli esperimenti descritti nelle fasi precedenti, effettueremo una serie di esperimenti volti a verificare se le cellule del sangue possono anche costituire un bersaglio utile (in confronto ai tessuti colorettali) per monitorare nel tempo, a livello periferico, alterazioni legate alla patologia.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.