I primi commenti di epoca ellenistica ai testi per la scena, ricchi di informazioni ed interpretazioni ancora utili, ne hanno tuttavia privilegiato gli aspetti letterari ed i riferimenti storici. Il recente studio di R. Meijering (Literary and Rhetorical Theories in Greek Scholia, Groningen 1987) ha messo in luce l'importanza di queste annotazioni per la ricostruzione di una teoria letteraria dell'antichità, non senza osservare come ad eccezione di pochi casi gli scoli ai testi per la scena non sono diversi da quelli ad Omero. Questa situazione di partenza, ribadita in epoca umanistico-rinascimentale (si vedano anche le traduzioni latine di testi, nati per una performance orale, che trascurano tale scopo primario) con le dovute eccezioni (cf. ad es. il tentativo di Giraldi Cinzio di far rinascere il dramma satiresco attraverso la stesura di un testo teorico oltre che attraverso la composizione dell' Egle), ha condizionato la comprensione di tali testi, in molti casi inaugurando una tradizione interpretativa che potrebbe essere allargata a vantaggio di una piu' soddisfacente esegesi in senso drammaturgico. Sul versante dei testi dialogici poetici e non (Teocrito e Luciano) manca un'attenzione alle annotazioni antiche che ne metta in evidenza eventuali riferimenti ad una potenziale fruizione orale attraverso letture pubbliche.

Titolo del programma di ricerca (coordinatore scientifico nazionale: Luciano Canfora): Il commento come fattore della tradizione dei testi:da Alessandria al Tardo-Antico, da Fozio ai primordi dell'Umanesimo. Titolo del progetto dell'unità di Ferrara (Responsabile scientifico:Angela M.Andrisano): La rilevanza del materiale scoliastico per la costituzione e l'esegesi dei testi greci per la scena e dei testi dialogici

ANDRISANO, Angela Maria
2001

Abstract

I primi commenti di epoca ellenistica ai testi per la scena, ricchi di informazioni ed interpretazioni ancora utili, ne hanno tuttavia privilegiato gli aspetti letterari ed i riferimenti storici. Il recente studio di R. Meijering (Literary and Rhetorical Theories in Greek Scholia, Groningen 1987) ha messo in luce l'importanza di queste annotazioni per la ricostruzione di una teoria letteraria dell'antichità, non senza osservare come ad eccezione di pochi casi gli scoli ai testi per la scena non sono diversi da quelli ad Omero. Questa situazione di partenza, ribadita in epoca umanistico-rinascimentale (si vedano anche le traduzioni latine di testi, nati per una performance orale, che trascurano tale scopo primario) con le dovute eccezioni (cf. ad es. il tentativo di Giraldi Cinzio di far rinascere il dramma satiresco attraverso la stesura di un testo teorico oltre che attraverso la composizione dell' Egle), ha condizionato la comprensione di tali testi, in molti casi inaugurando una tradizione interpretativa che potrebbe essere allargata a vantaggio di una piu' soddisfacente esegesi in senso drammaturgico. Sul versante dei testi dialogici poetici e non (Teocrito e Luciano) manca un'attenzione alle annotazioni antiche che ne metta in evidenza eventuali riferimenti ad una potenziale fruizione orale attraverso letture pubbliche.
2001
Andrisano, Angela Maria
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/523778
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact