Questo libro cerca di fornire un nuovo contributo alla sfida che la ricerca in psicoterapia si trova ad affrontare negli ultimi anni: la stan-dardizzazione dei trattamenti psicoterapici per specifici disturbi psichiatrici. Se consideriamo questa domanda in una prospettiva storica, possiamo notare che la psicoterapia mostra, dal suo esordio fino ai nostri giorni, una progressiva tendenza alla specificità associata ad un ridimensionamento delle teorie metapsicologiche. Nell’ambito degli approcci psicoterapici per il trattamento della depressione, la Psicoterapia Interpersonale (Interpersonal Psychotherapy o IPT) è l’unica psicoterapia breve che è stata sottoposta ad una rigorosa valutazione empirica. Il Collaborative Study per il trattamen-to della depressione del National Institute of Mental Health (NIMH) ha infatti chiaramente dimostrato che 16 settimane di IPT rappresen-tano l’intervento psicoterapico più efficace nell’alleviare la depressione, in particolare le forme depressive più gravi. Inoltre la IPT ha dimostrato una significativa validità sia nelle fasi acute che nella pre-venzione degli episodi ricorrenti nei pazienti ambulatoriali con depressione unipolare, non bipolare e non psicotica, mostrando un’efficacia pari a quella dei farmaci antidepressivi. La IPT parte dall’assunto che la depressione si sviluppa in un con-testo interpersonale e che migliorerà con il miglioramento delle rela-zioni sociali. Traendo spunto dall’approccio interpersonale di Adolf Meyer e Harry Stack Sullivan e accogliendo i contributi della scuola neo-freudiana di Frieda Fromm-Reichmann, Erich Fromm, Karen Horney, il “focus” della IPT è più sul “qui e ora” che sulle esperienze infantili. Nel corso della terapia, vengono identificate le aree proble-matiche più frequentemente associate all’insorgenza della depressione, quali il lutto, i deficit interpersonali, i contrasti di ruolo e le transizioni di ruolo. Nel corso degli ultimi anni, l’IPT è stata applicata a numerose pa-tologie psichiatriche e mediche che possono associarsi o condurre a problematiche di tipo depressivo, quali i disturbi d’ansia e i disturbi del comportamento alimentare. La più recente applicazione della IPT riguarda l’area della depres-sione nell’infezione da Virus dell’Immunodeficienza Umana (HIV). La depressione rappresenta infatti il disturbo psichiatrico più comune nei soggetti sieropositivi e con Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (AIDS), con prevalenze che possono raggiungere anche il 30% dei casi. È quindi sorprendente notare come, sino ad oggi, la terapia psicologica e gli interventi psicoterapici per i soggetti depressi con infezione da HIV e AIDS abbiano considerato per lo più interventi psicoeducazionali o generiche terapie di supporto o a sfondo psicodinamico. Per ovviare a questa lacuna, uno degli autori dell’IPT, Gerald Klerman, assieme a John Markowitz, uno dei suoi allievi, ha adattato alla popolazione di soggetti depressi con infezione da HIV il manuale originale dell’IPT. Tale adattamento ha permesso una verifica dell’applicazione dell’IPT nel corso di una pluriennale esperienza clinica con i pazienti con infezione da HIV presso l’Unità di Psicoterapia per l’HIV della Cornell Medical School di New York, nell’ambito di uno studio sugli interventi terapeutici per la depressione sovvenzionato dal NIMH. Questo volume ha lo scopo di sensibilizzare il lettore italiano sul problema della depressione secondaria all’infezione da HIV, presen-tando una modalità specifica di trattamento psicologico, quale la IPT. In particolare, nel capitolo 1 viene effettuata una rassegna della lette-ratura sui principali studi relativi alla prevalenza di depressione nei soggetti sieropositivi, inclusiva di un riesame degli aspetti clinici e delle principali tecniche di intervento psicologico. Il volume è composta da cinque capitoli e quattro appendici, specificamente la misurazione della depressione (Hamilton Rating Scale for Depression), le linee–guida dell’IPT nell’infezione da HIV, i principali farmaci antidepressivi e una brochure informativa per i pazienti con infezione da HIV e depressione, per i familiari e le figure di riferimento.
La psicoterapia Interpersonale (IPT). Il trattamento psicologico della depressione nell’infezione da HIV.
GRASSI, Luigi;
1999
Abstract
Questo libro cerca di fornire un nuovo contributo alla sfida che la ricerca in psicoterapia si trova ad affrontare negli ultimi anni: la stan-dardizzazione dei trattamenti psicoterapici per specifici disturbi psichiatrici. Se consideriamo questa domanda in una prospettiva storica, possiamo notare che la psicoterapia mostra, dal suo esordio fino ai nostri giorni, una progressiva tendenza alla specificità associata ad un ridimensionamento delle teorie metapsicologiche. Nell’ambito degli approcci psicoterapici per il trattamento della depressione, la Psicoterapia Interpersonale (Interpersonal Psychotherapy o IPT) è l’unica psicoterapia breve che è stata sottoposta ad una rigorosa valutazione empirica. Il Collaborative Study per il trattamen-to della depressione del National Institute of Mental Health (NIMH) ha infatti chiaramente dimostrato che 16 settimane di IPT rappresen-tano l’intervento psicoterapico più efficace nell’alleviare la depressione, in particolare le forme depressive più gravi. Inoltre la IPT ha dimostrato una significativa validità sia nelle fasi acute che nella pre-venzione degli episodi ricorrenti nei pazienti ambulatoriali con depressione unipolare, non bipolare e non psicotica, mostrando un’efficacia pari a quella dei farmaci antidepressivi. La IPT parte dall’assunto che la depressione si sviluppa in un con-testo interpersonale e che migliorerà con il miglioramento delle rela-zioni sociali. Traendo spunto dall’approccio interpersonale di Adolf Meyer e Harry Stack Sullivan e accogliendo i contributi della scuola neo-freudiana di Frieda Fromm-Reichmann, Erich Fromm, Karen Horney, il “focus” della IPT è più sul “qui e ora” che sulle esperienze infantili. Nel corso della terapia, vengono identificate le aree proble-matiche più frequentemente associate all’insorgenza della depressione, quali il lutto, i deficit interpersonali, i contrasti di ruolo e le transizioni di ruolo. Nel corso degli ultimi anni, l’IPT è stata applicata a numerose pa-tologie psichiatriche e mediche che possono associarsi o condurre a problematiche di tipo depressivo, quali i disturbi d’ansia e i disturbi del comportamento alimentare. La più recente applicazione della IPT riguarda l’area della depres-sione nell’infezione da Virus dell’Immunodeficienza Umana (HIV). La depressione rappresenta infatti il disturbo psichiatrico più comune nei soggetti sieropositivi e con Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (AIDS), con prevalenze che possono raggiungere anche il 30% dei casi. È quindi sorprendente notare come, sino ad oggi, la terapia psicologica e gli interventi psicoterapici per i soggetti depressi con infezione da HIV e AIDS abbiano considerato per lo più interventi psicoeducazionali o generiche terapie di supporto o a sfondo psicodinamico. Per ovviare a questa lacuna, uno degli autori dell’IPT, Gerald Klerman, assieme a John Markowitz, uno dei suoi allievi, ha adattato alla popolazione di soggetti depressi con infezione da HIV il manuale originale dell’IPT. Tale adattamento ha permesso una verifica dell’applicazione dell’IPT nel corso di una pluriennale esperienza clinica con i pazienti con infezione da HIV presso l’Unità di Psicoterapia per l’HIV della Cornell Medical School di New York, nell’ambito di uno studio sugli interventi terapeutici per la depressione sovvenzionato dal NIMH. Questo volume ha lo scopo di sensibilizzare il lettore italiano sul problema della depressione secondaria all’infezione da HIV, presen-tando una modalità specifica di trattamento psicologico, quale la IPT. In particolare, nel capitolo 1 viene effettuata una rassegna della lette-ratura sui principali studi relativi alla prevalenza di depressione nei soggetti sieropositivi, inclusiva di un riesame degli aspetti clinici e delle principali tecniche di intervento psicologico. Il volume è composta da cinque capitoli e quattro appendici, specificamente la misurazione della depressione (Hamilton Rating Scale for Depression), le linee–guida dell’IPT nell’infezione da HIV, i principali farmaci antidepressivi e una brochure informativa per i pazienti con infezione da HIV e depressione, per i familiari e le figure di riferimento.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.