Quando si parla di partecipazione alla vita cittadina nell'antichità inevitabilmente si fa riferimento agli uomini; le donne invece sembrano essere irrimediabilmente relegate ai margini, come se l'unica loro possibilità di esprimersi fosse limitata alla sfera privata, come mogli e come madri. Poche, comunque, dovettero essere nelle città romane le opportunità offerte alle donne di ricavarsi uno spazio nella sfera pubblica, e, tra queste, forse l'unica possibilità di partecipare da protagoniste alla vita cittadina era rappresentata dall'evergetismo.
Donna e vita cittadina: le donne e le loro città nell'Italia settentrionale
ZERBINI, Livio
2005
Abstract
Quando si parla di partecipazione alla vita cittadina nell'antichità inevitabilmente si fa riferimento agli uomini; le donne invece sembrano essere irrimediabilmente relegate ai margini, come se l'unica loro possibilità di esprimersi fosse limitata alla sfera privata, come mogli e come madri. Poche, comunque, dovettero essere nelle città romane le opportunità offerte alle donne di ricavarsi uno spazio nella sfera pubblica, e, tra queste, forse l'unica possibilità di partecipare da protagoniste alla vita cittadina era rappresentata dall'evergetismo.File in questo prodotto:
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