L'Autore commenta una pronuncia con cui la Corte di cassazione ha chiarito che la produzione della denuncia di successione, richiesta dall'art. 49 del d.p.r. 637/72, si pone come condizione di esigibilità del credito ereditario, salvo che la pretesa creditoria sia fatta valere in giudizio. Da tanto deriva, in fattispecie di appalto di opere pubbliche, che gli interessi sul corrispettivo dell'appalto, il diritto alla cui corresponsione sia già maturato in favore dell'appaltatore, cessano di decorrere dal momento della morte dell'appaltatore medesimo, e riprendono il loro corso solo dopo che l'erede abbia provveduto alla presentazione della denuncia di successione o abbia fatto valere in giudizio il proprio credito
CREDITO EREDITARIO E DENUNCIA DI SUCCESSIONE
BONFANTI, Felice Andrea
2005
Abstract
L'Autore commenta una pronuncia con cui la Corte di cassazione ha chiarito che la produzione della denuncia di successione, richiesta dall'art. 49 del d.p.r. 637/72, si pone come condizione di esigibilità del credito ereditario, salvo che la pretesa creditoria sia fatta valere in giudizio. Da tanto deriva, in fattispecie di appalto di opere pubbliche, che gli interessi sul corrispettivo dell'appalto, il diritto alla cui corresponsione sia già maturato in favore dell'appaltatore, cessano di decorrere dal momento della morte dell'appaltatore medesimo, e riprendono il loro corso solo dopo che l'erede abbia provveduto alla presentazione della denuncia di successione o abbia fatto valere in giudizio il proprio creditoI documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
