Questo rapporto tecnico è generato quale documento conclusivo del progetto RIADE (Ricerca Integrata per l’Applicazione di tecnologie e processi innovativi per la lotta alla Desertificazione). In particolare, il presente rapporto sarà articolato in tre parti fondamentali. La prima, introduttiva, servirà per definire gli eventi analizzati nel presente rapporto, selezionati in base all’analisi condotta sui dati pluvio-disdrometrici, e per definire i satelliti utilizzati per l’analisi. La seconda parte illustra le tecniche satellitari utilizzate per l’analisi. Infine si mostreranno i risultati ottenuti. I dati Pludix sono infatti in grado di fornire i dati locali come descrittori degli eventi di precipitazione ed una accurata analisi climatologica degli eventi di precipitazione, ma con lo strumento non si e’ in grado di elaborare una analisi ad un’estensione spaziale maggiore (per la comprensione della scala spaziale degli eventi osservati) ed una analisi delle caratteristiche in nube degli eventi in studio, cioè della genesi degli eventi di precipitazione considerati. Tale analisi che utilizza strumenti satellitari si e’ pertanto resa necessaria per: • avere una conferma della distinzione effettuata a terra (con Pludix) tra eventi stratiformi e convettivi; • comprendere l’estensione spaziale relativa a ogni singolo evento e caratterizzarlo microfisicamente. Infine si mostreranno i modelli di evoluzione di precipitazione più “tipici” per questa zona per il periodo analizzato e si riferiranno questi modelli a modelli concettuali di sistemi meteorologici a scala non locale. Si selezioneranno, fra i modelli concettuali comunemente utilizzati, quelli che, in base alla analisi di dati satellitari, si sono rivelati come più frequenti, relativamente alla area in studio. In tal modo si comprenderà quali sono, in prevalenza, le cause che generano le maggiori precipitazioni al di sopra dell’area in studio.

Tecnologie innovative per l?analisi di variabili climatiche: attivita di ricerca per lo sviluppo di metodologie di analisi di dati pluvio-disdrometrici ed elaborazione di immagini telerilevate da satelliti meteorologici e di uso generale per analizzare e modellizzare le dinamiche climatologiche ed ambientali di medio e vasto raggio

CARACCIOLO, Clelia
2006

Abstract

Questo rapporto tecnico è generato quale documento conclusivo del progetto RIADE (Ricerca Integrata per l’Applicazione di tecnologie e processi innovativi per la lotta alla Desertificazione). In particolare, il presente rapporto sarà articolato in tre parti fondamentali. La prima, introduttiva, servirà per definire gli eventi analizzati nel presente rapporto, selezionati in base all’analisi condotta sui dati pluvio-disdrometrici, e per definire i satelliti utilizzati per l’analisi. La seconda parte illustra le tecniche satellitari utilizzate per l’analisi. Infine si mostreranno i risultati ottenuti. I dati Pludix sono infatti in grado di fornire i dati locali come descrittori degli eventi di precipitazione ed una accurata analisi climatologica degli eventi di precipitazione, ma con lo strumento non si e’ in grado di elaborare una analisi ad un’estensione spaziale maggiore (per la comprensione della scala spaziale degli eventi osservati) ed una analisi delle caratteristiche in nube degli eventi in studio, cioè della genesi degli eventi di precipitazione considerati. Tale analisi che utilizza strumenti satellitari si e’ pertanto resa necessaria per: • avere una conferma della distinzione effettuata a terra (con Pludix) tra eventi stratiformi e convettivi; • comprendere l’estensione spaziale relativa a ogni singolo evento e caratterizzarlo microfisicamente. Infine si mostreranno i modelli di evoluzione di precipitazione più “tipici” per questa zona per il periodo analizzato e si riferiranno questi modelli a modelli concettuali di sistemi meteorologici a scala non locale. Si selezioneranno, fra i modelli concettuali comunemente utilizzati, quelli che, in base alla analisi di dati satellitari, si sono rivelati come più frequenti, relativamente alla area in studio. In tal modo si comprenderà quali sono, in prevalenza, le cause che generano le maggiori precipitazioni al di sopra dell’area in studio.
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