L’idea di fondo del testo rilancia l’esigenza di un ripensamento della pedagogia attorno all’episteme della differenza, al fine di costruire i fondamenti e gli strumenti di una democrazia cognitiva. E cioè a dire: coscientizzare sulle processualità in atto, decolonizzare l’immaginario, dalle icone del consumismo, combattere le forma di dipendenza e di soggezione, rivendicare le priorità sancite dal diritto umanitario internazionale, maturare la consapevolezza dell’identità plurima del soggetto, come dell’unità evolutiva dell’umanità. Di qui il valore della solidarietà non solo come trama etica dell’agire e del pensare formativo e scientifico, ma anche, e prime di tutto, come movente epistemologico di un sapere connettivo, inclusivo, integrato che sappia contrastare le derive tecnocratiche della politica scolastica, dell’educazione permanente, e della formazione professionale.
L'ontologia della differenza nella relazione tras-formativa
GRAMIGNA, Anita
2005
Abstract
L’idea di fondo del testo rilancia l’esigenza di un ripensamento della pedagogia attorno all’episteme della differenza, al fine di costruire i fondamenti e gli strumenti di una democrazia cognitiva. E cioè a dire: coscientizzare sulle processualità in atto, decolonizzare l’immaginario, dalle icone del consumismo, combattere le forma di dipendenza e di soggezione, rivendicare le priorità sancite dal diritto umanitario internazionale, maturare la consapevolezza dell’identità plurima del soggetto, come dell’unità evolutiva dell’umanità. Di qui il valore della solidarietà non solo come trama etica dell’agire e del pensare formativo e scientifico, ma anche, e prime di tutto, come movente epistemologico di un sapere connettivo, inclusivo, integrato che sappia contrastare le derive tecnocratiche della politica scolastica, dell’educazione permanente, e della formazione professionale.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.