La possibilità di un’integrazione probatoria a carico nell’appello de libertate, affermata dalla più recente giurisprudenza di legittimità, apre numerosi spunti alla riflessione. Alla luce delle linee di sistema fornite dalla disciplina delle impugnazioni nel processo sull’imputazione e dal confronto con la disciplina del procedimento di riesame, sono state oggetto di considerazione le possibili ricadute di questa apertura sul sistema delle cautele personali, specie ove si risolvano in pregiudizi per l’imputato. Inoltre, si è sottoposta ad analisi la configurabilità giuridica delle preclusioni processuali teorizzate dalla giurisprudenza per rimediare all’ipotesi in cui, in pendenza dell’appello de libertate, il p.m. avanzi una nuova richiesta di applicazione della misura al G.i.p., determinando un’interferenza tra diverse competenze funzionali. SOMMARIO: 1. Gli opposti orientamenti a confronto e le ragioni del contrasto 2. La pretesa simmetria tra i limiti dell’effetto devolutivo e l’ampiezza del materiale utilizzabile nell’appello cautelare 3. Le differenze tra la posizione del pubblico ministero e quella dell’imputato di fronte all’ingresso dei nova 4. Le peculiarità dell’appello de libertate rispetto alla disciplina generale in materia di integrazione probatoria 5. Il rapporto tra la decisione nell’appello cautelare e il contemporaneo procedimento avviato ex art. 291 c.p.p.

L'ammissibilità di nuovi elementi a carico nell''appello de libertate.

MORELLI, Francesco Bartolo
2005

Abstract

La possibilità di un’integrazione probatoria a carico nell’appello de libertate, affermata dalla più recente giurisprudenza di legittimità, apre numerosi spunti alla riflessione. Alla luce delle linee di sistema fornite dalla disciplina delle impugnazioni nel processo sull’imputazione e dal confronto con la disciplina del procedimento di riesame, sono state oggetto di considerazione le possibili ricadute di questa apertura sul sistema delle cautele personali, specie ove si risolvano in pregiudizi per l’imputato. Inoltre, si è sottoposta ad analisi la configurabilità giuridica delle preclusioni processuali teorizzate dalla giurisprudenza per rimediare all’ipotesi in cui, in pendenza dell’appello de libertate, il p.m. avanzi una nuova richiesta di applicazione della misura al G.i.p., determinando un’interferenza tra diverse competenze funzionali. SOMMARIO: 1. Gli opposti orientamenti a confronto e le ragioni del contrasto 2. La pretesa simmetria tra i limiti dell’effetto devolutivo e l’ampiezza del materiale utilizzabile nell’appello cautelare 3. Le differenze tra la posizione del pubblico ministero e quella dell’imputato di fronte all’ingresso dei nova 4. Le peculiarità dell’appello de libertate rispetto alla disciplina generale in materia di integrazione probatoria 5. Il rapporto tra la decisione nell’appello cautelare e il contemporaneo procedimento avviato ex art. 291 c.p.p.
2005
Morelli, Francesco Bartolo
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