Il progetto di salvaguardia e di riuso degli edifici storici è legato al rispetto di molte regole tipiche sia del mondo delle costruzioni, nel rispetto della salute e del benessere degli abitanti, sia delle politiche più ampie di sostenibilità culturale, storica ed architettonica dei progetti, a tutela del paesaggio e dell’ambiente costruito. Un piano di recupero e di riuso dei fabbricati rurali richiede tuttavia lo sviluppo di una ulteriore fase progettuale, cioè un’analisi dell’intervento proposto inquadrato nell’ambito agricolo di cui è parte integrante. Le corti rurali sono state costruite, infatti, come un vero e proprio presidio territoriale, quindi separare l’analisi del contesto ambientale dalla valutazione degli edifici vorrebbe dire snaturare il rapporto tra forma e funzione e, in ultima istanza, destinare campi, strade, regimentazioni idriche e confini al più completo abbandono. In fase di pianificazione e di progettazione gli attuali regolamenti prettamente territoriali non riescono a coordinare la richiesta di una conversione culturale e ricettiva del patrimonio agricolo, al contempo i comuni regolamenti edilizi non sembrano in grado di gestire la stretta dipendenza fra fabbricati rurali e spazi aperti né di proporre tecniche di recupero rispettose della tipologia e dei sistemi costruttivi originali.

Proposte operative per il progetto di riuso dell’edilizia rurale

COCCAGNA, Maddalena
2006

Abstract

Il progetto di salvaguardia e di riuso degli edifici storici è legato al rispetto di molte regole tipiche sia del mondo delle costruzioni, nel rispetto della salute e del benessere degli abitanti, sia delle politiche più ampie di sostenibilità culturale, storica ed architettonica dei progetti, a tutela del paesaggio e dell’ambiente costruito. Un piano di recupero e di riuso dei fabbricati rurali richiede tuttavia lo sviluppo di una ulteriore fase progettuale, cioè un’analisi dell’intervento proposto inquadrato nell’ambito agricolo di cui è parte integrante. Le corti rurali sono state costruite, infatti, come un vero e proprio presidio territoriale, quindi separare l’analisi del contesto ambientale dalla valutazione degli edifici vorrebbe dire snaturare il rapporto tra forma e funzione e, in ultima istanza, destinare campi, strade, regimentazioni idriche e confini al più completo abbandono. In fase di pianificazione e di progettazione gli attuali regolamenti prettamente territoriali non riescono a coordinare la richiesta di una conversione culturale e ricettiva del patrimonio agricolo, al contempo i comuni regolamenti edilizi non sembrano in grado di gestire la stretta dipendenza fra fabbricati rurali e spazi aperti né di proporre tecniche di recupero rispettose della tipologia e dei sistemi costruttivi originali.
2006
Coccagna, Maddalena
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/519391
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact