I manufatti in materia dura animale di Riparo Tagliente rappresentano il complesso più importante di strumenti e oggetti ornamentali attualmente presenti nell’Epigravettiano italiano, per cui sia disponibile uno studio non solo tipologico ma anche tecnologico. Infatti il buono stato di conservazione della maggior parte dei manufatti ha permesso di effettuare osservazioni di superficie utili all’analisi tecnologica e funzionale dei reperti. Le loro superfici sia a livello macroscopico che microscopico hanno messo in evidenza la presenza di tracce di lavorazione, e in qualche caso sono stati identificati anche segni di utilizzo. Sul totale dei reperti, di particolare importanza risultano le zagaglie a punta doppia e gli oggetti ornamentali che presentano un’ampia gamma di forme. Questi ultimi sono stati realizzati a partire da differenti supporti anatomici, quali coste e diafisi di ossa lunghe; nessun manufatto in avorio è stato rinvenuto. Per alcuni reperti che presentano segni di tipo ornamentale, rimangono ancora dubbi interpretativi, vista l’assenza di materiali di confronto. La scelta del tipo di materia dura animale, mirata alle funzioni del manufatto (es. palco di cervide per armi da getto), e la fabbricazione di strumenti ed elementi ornamentali con morfologie variate suggeriscono una grande padronanza tecnica e una buona conoscenza dei materiali sfruttati dagli uomini epigravettiani del Riparo Tagliente.

L’industria e gli oggetti ornamentali in materia dura animale dell’Epigravettiano di Riparo Tagliente (Verona)

GUERRESCHI, Antonio;GURIOLI, Fabio
2006

Abstract

I manufatti in materia dura animale di Riparo Tagliente rappresentano il complesso più importante di strumenti e oggetti ornamentali attualmente presenti nell’Epigravettiano italiano, per cui sia disponibile uno studio non solo tipologico ma anche tecnologico. Infatti il buono stato di conservazione della maggior parte dei manufatti ha permesso di effettuare osservazioni di superficie utili all’analisi tecnologica e funzionale dei reperti. Le loro superfici sia a livello macroscopico che microscopico hanno messo in evidenza la presenza di tracce di lavorazione, e in qualche caso sono stati identificati anche segni di utilizzo. Sul totale dei reperti, di particolare importanza risultano le zagaglie a punta doppia e gli oggetti ornamentali che presentano un’ampia gamma di forme. Questi ultimi sono stati realizzati a partire da differenti supporti anatomici, quali coste e diafisi di ossa lunghe; nessun manufatto in avorio è stato rinvenuto. Per alcuni reperti che presentano segni di tipo ornamentale, rimangono ancora dubbi interpretativi, vista l’assenza di materiali di confronto. La scelta del tipo di materia dura animale, mirata alle funzioni del manufatto (es. palco di cervide per armi da getto), e la fabbricazione di strumenti ed elementi ornamentali con morfologie variate suggeriscono una grande padronanza tecnica e una buona conoscenza dei materiali sfruttati dagli uomini epigravettiani del Riparo Tagliente.
2006
Paleolitico; ornamenti; industria su osso; Veneto
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