I resti di microvertebrati della tomba di San Luca Evangelista vengono attribuiti a oltre 20 individui di Coluber viridiflavus. Le datazioni radiometriche di alcuni resti di serpente forniscono la data calibrata AD 440 (Cal BP 1510). Si deve quindi ritenere che la cassa e le ossa di quello che si suppone lo scheletro di San Luca si trovasse già a Padova fra il quinto e la prima metà del sesto secolo. Questo è in accordo con la tradizione più antica che vuole l'arrivo delle sacre reliquie da Costantinopoli a Padova , per sottrarle alla furia distruttiva dell'imperatore Giuliano, nel 360.
I resti di microvertebrati della tomba di San Luca Evangelista
SALA, Benedetto
2003
Abstract
I resti di microvertebrati della tomba di San Luca Evangelista vengono attribuiti a oltre 20 individui di Coluber viridiflavus. Le datazioni radiometriche di alcuni resti di serpente forniscono la data calibrata AD 440 (Cal BP 1510). Si deve quindi ritenere che la cassa e le ossa di quello che si suppone lo scheletro di San Luca si trovasse già a Padova fra il quinto e la prima metà del sesto secolo. Questo è in accordo con la tradizione più antica che vuole l'arrivo delle sacre reliquie da Costantinopoli a Padova , per sottrarle alla furia distruttiva dell'imperatore Giuliano, nel 360.File in questo prodotto:
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