In questa memoria si affronta il problema di come costruire la scala di deflusso in una sezione di un corso d’acqua dotata di sole misure di livello quando a monte di questa ve ne sia un’altra in cui siano disponibili livelli registrati simultaneamente a quelli di valle ed una scala di deflusso. La procedura proposta suppone che il tratto intermedio fra le due sezioni sia di geometria non nota. La procedura, inoltre, tiene espressamente conto del fenomeno del cappio di piena mentre il modello di propagazione utilizzato è di tipo diffusivo-convettivo, capace quindi di coprire situazioni che vanno dalle condizioni di quasi cinematicità (assenza del cappio di piena) a situazioni in cui il cappio di piena è assai marcato. Il procedimento proposto viene prima applicato ad un caso sintetico dove la scala di deflusso è nota a priori. In particolare, la determinazione della scala di deflusso nella sezione di valle viene svolta considerando tre tipi di eventi di piena caratterizzati da un cappio di piena sempre più accentuato. La procedura è in grado di identificare la scala di deflusso indipendentemente dal tipo di onda transitante. Infine, la procedura viene applicata ad un tratto del fiume Po in cui sono presenti quattro stazioni di misura di livello posizionate una dopo l’altra. In questo caso, la scala di deflusso è in realtà nota in tutte e quattro le sezioni, ma nell’applicazione numerica viene considerata nota solo nella sezione di monte e quindi ricostruita nelle tre successive sezioni di valle. La conoscenza della reale scala di deflusso in queste tre sezioni consente di validare la procedura proposta anche nel caso reale.
Costruzione della scala di deflusso in una sezione con sole misure di livello utilizzando le portate registrate a monte ed un modello diffussivo-convettivo.
FRANCHINI, Marco;RAVAGNANI, Fabrizio
2007
Abstract
In questa memoria si affronta il problema di come costruire la scala di deflusso in una sezione di un corso d’acqua dotata di sole misure di livello quando a monte di questa ve ne sia un’altra in cui siano disponibili livelli registrati simultaneamente a quelli di valle ed una scala di deflusso. La procedura proposta suppone che il tratto intermedio fra le due sezioni sia di geometria non nota. La procedura, inoltre, tiene espressamente conto del fenomeno del cappio di piena mentre il modello di propagazione utilizzato è di tipo diffusivo-convettivo, capace quindi di coprire situazioni che vanno dalle condizioni di quasi cinematicità (assenza del cappio di piena) a situazioni in cui il cappio di piena è assai marcato. Il procedimento proposto viene prima applicato ad un caso sintetico dove la scala di deflusso è nota a priori. In particolare, la determinazione della scala di deflusso nella sezione di valle viene svolta considerando tre tipi di eventi di piena caratterizzati da un cappio di piena sempre più accentuato. La procedura è in grado di identificare la scala di deflusso indipendentemente dal tipo di onda transitante. Infine, la procedura viene applicata ad un tratto del fiume Po in cui sono presenti quattro stazioni di misura di livello posizionate una dopo l’altra. In questo caso, la scala di deflusso è in realtà nota in tutte e quattro le sezioni, ma nell’applicazione numerica viene considerata nota solo nella sezione di monte e quindi ricostruita nelle tre successive sezioni di valle. La conoscenza della reale scala di deflusso in queste tre sezioni consente di validare la procedura proposta anche nel caso reale.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.