Il saggio parte dalla considerazione che le politiche di manutenzione edilizia programmata non possono più essere considerate un "problema da affrontare" in sede di ricerca ma di un "problema da risolvere" individuando strategie, modelli e strumenti operativi. E' necessario cioè definire gli obiettivi da raggiungere in un arco di tempo compatibile con le urgenze derivanti dalle condizioni di degrado in cui versano i grandi patrimoni immobiliari pubblici e con le scadenze poste dall'inserimento - a pieno titolo e con carattere di priorità - dei temi del recupero e della manutenzione nelle norme che regolano il settore delle costruzioni. I problemi di durata della qualità degli edifici si sono indissolubilmente legati, d’altro canto, alla qualità delle tecnologie e dei procedimenti costruttivi. Manutenzione programmata e programmazione della qualità; la ricomposizione e l’indentificazione di questi due concetti è una condizione essenziale affinchè quello della manutenzione non si riduca a un segmento marginale - se non addiritttura estraneo - del processo costruttivo, limitando la propria portata alla gestione, magari con sistemi sempre più sofisticati, di interventi “riparatori” di un degrado inevitabile. Il saggio si conclude affermando che che al concetto stesso di manutenzione programmata sia attribuito un significato e un ruolo veramente strategico: dalla gestione degli interventi riparatori del degrado il terreno operativo della manutenzione deve estendersi all'intero processo edilizio con l'obiettivo di programmare, sin dalle fasi di progettazione, il mantenimento della qualità nell'intero ciclo di vita degli edifici.
Metodi di gestione della manutenzione urbana e analisi costi-benefici delle scelte ottimali
DI GIULIO, Roberto
1994
Abstract
Il saggio parte dalla considerazione che le politiche di manutenzione edilizia programmata non possono più essere considerate un "problema da affrontare" in sede di ricerca ma di un "problema da risolvere" individuando strategie, modelli e strumenti operativi. E' necessario cioè definire gli obiettivi da raggiungere in un arco di tempo compatibile con le urgenze derivanti dalle condizioni di degrado in cui versano i grandi patrimoni immobiliari pubblici e con le scadenze poste dall'inserimento - a pieno titolo e con carattere di priorità - dei temi del recupero e della manutenzione nelle norme che regolano il settore delle costruzioni. I problemi di durata della qualità degli edifici si sono indissolubilmente legati, d’altro canto, alla qualità delle tecnologie e dei procedimenti costruttivi. Manutenzione programmata e programmazione della qualità; la ricomposizione e l’indentificazione di questi due concetti è una condizione essenziale affinchè quello della manutenzione non si riduca a un segmento marginale - se non addiritttura estraneo - del processo costruttivo, limitando la propria portata alla gestione, magari con sistemi sempre più sofisticati, di interventi “riparatori” di un degrado inevitabile. Il saggio si conclude affermando che che al concetto stesso di manutenzione programmata sia attribuito un significato e un ruolo veramente strategico: dalla gestione degli interventi riparatori del degrado il terreno operativo della manutenzione deve estendersi all'intero processo edilizio con l'obiettivo di programmare, sin dalle fasi di progettazione, il mantenimento della qualità nell'intero ciclo di vita degli edifici.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.