Al fine di valutare se il trattamento farmacologico a cui sono sottoposti i soggetti portatori del fattore V di Leiden sia in grado di indurre la produzione della molecole anti-infiammatoria HLA-G ci proponiamo di allestire un’analisi in vitro con colture di cellule mononucleate da sangue periferico (Rizzo R, J Allergy Clin Immunol, 2005) trattate con lipopolisaccaride batterico ed interferone-gamma, tra i maggiori attivatori di produzione di molecole sHLA-G da parte dei monociti del sangue periferico. I sopranatanti verranno analizzati per la presenza di sHLA-G tramite tecnica di immunoassorbimento enzimatico (ELISA) e Western Blot. Dati preliminari hanno dimostrato come i portatori di fattore V di Leiden producano livelli più elevati di sHLA-G sia senza trattamento che in seguito a stimolazione con LPS ed IFN-gamma rispetto ai controlli sani. Proponiamo quindi di estendere l’analisi ad un numero maggiore di soggetti portatori di fattore V di Leiden. Per confermare l’ipotesi di un possibile ruolo del trattamento farmacologico nell’aumentata produzione di sHLA-G, proponiamo di analizzare in vitro le cellule mononucleate da sangue periferico di soggetti affetti da altre patologie ma trattati con gli stessi farmaci anticoagulanti. Analizzeremo inoltre la cinetica d’azione del farmaco mediante lo studio dei livelli di sHLA-G in prelievi plasmatici consecutivi coincidenti con momenti diversi d’assunzione del farmaco.
Progetto Giovani Ricercatori dell’Università degli Studi di Ferrara: "Aumentata produzione di molecole solubili HLA-G in pazienti affetti da sindrome di Leiden. Possibile relazione con i vantaggi riproduttivi osservati nella patologia?”
RIZZO, Roberta
2006
Abstract
Al fine di valutare se il trattamento farmacologico a cui sono sottoposti i soggetti portatori del fattore V di Leiden sia in grado di indurre la produzione della molecole anti-infiammatoria HLA-G ci proponiamo di allestire un’analisi in vitro con colture di cellule mononucleate da sangue periferico (Rizzo R, J Allergy Clin Immunol, 2005) trattate con lipopolisaccaride batterico ed interferone-gamma, tra i maggiori attivatori di produzione di molecole sHLA-G da parte dei monociti del sangue periferico. I sopranatanti verranno analizzati per la presenza di sHLA-G tramite tecnica di immunoassorbimento enzimatico (ELISA) e Western Blot. Dati preliminari hanno dimostrato come i portatori di fattore V di Leiden producano livelli più elevati di sHLA-G sia senza trattamento che in seguito a stimolazione con LPS ed IFN-gamma rispetto ai controlli sani. Proponiamo quindi di estendere l’analisi ad un numero maggiore di soggetti portatori di fattore V di Leiden. Per confermare l’ipotesi di un possibile ruolo del trattamento farmacologico nell’aumentata produzione di sHLA-G, proponiamo di analizzare in vitro le cellule mononucleate da sangue periferico di soggetti affetti da altre patologie ma trattati con gli stessi farmaci anticoagulanti. Analizzeremo inoltre la cinetica d’azione del farmaco mediante lo studio dei livelli di sHLA-G in prelievi plasmatici consecutivi coincidenti con momenti diversi d’assunzione del farmaco.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.