Nella bassa Pianura Padana, l’uso del territorio e i rapporti dell’uomo con l’ambiente fin dalle sue origini sono intimamente legati alla naturale evoluzione degli alvei dei fiumi e della linea di costa. Tale evoluzione ha condizionato l’ubicazione degli insediamenti umani, il loro perdurare nel tempo, e a sua volta è stata contrastata e regola-mentata da imponenti opere idrauliche. Le testimonianze degli inter-venti dell’uomo sul territorio, dall’epoca etrusca in poi sono state rile-vate anche grazie alle ricostruzioni paleo-ambientali e fisiografiche prodotte da indagini geomorfologiche e dagli studi archeometrici. Lo studio della distribuzione spazio-temporale dei sedimenti e la ricostruzione dell’evoluzione geomorfologia del territorio permettono di ridisegnare l’evoluzione del paesaggio, identificare e descrivere la nascita, lo sviluppo e l’abbandono degli insediamenti. Ricostruzioni paleoambientali che permettono di ricostruire la storia insediativa, di individuare la localizzazione dei siti archeologici e quindi di mettere in atto le opportune strategie di tutela. Azioni di tu-tela indispensabili se si considera la presenza di uno dei più importanti siti archeologici del Mediterraneo, quali il sito Spina, in cui è stata rinvenuta la più bella collezione di ceramiche attiche e dell’importante insediamento rurale di Voghenza. La ricchezza dei reperti del sito archeologico di Spina, può esse-re osservata presso il Museo Archeologico di Ferrara, ma ad oggi non esiste nell’area archeologica un settore espositivo in cui poter prendere coscienza dell’importante patrimonio archeologico; da tale non fruibi-lità del sito deriva la non piena consapevolezza da parte della popola-zione che risiede nel territorio, dell’importanza del loro patrimonio ar-cheologico.
Testimonianze archeologiche nell�area del delta: il contributo del Geologo
MANTOVANI, Franco;VACCARO, Carmela
2004
Abstract
Nella bassa Pianura Padana, l’uso del territorio e i rapporti dell’uomo con l’ambiente fin dalle sue origini sono intimamente legati alla naturale evoluzione degli alvei dei fiumi e della linea di costa. Tale evoluzione ha condizionato l’ubicazione degli insediamenti umani, il loro perdurare nel tempo, e a sua volta è stata contrastata e regola-mentata da imponenti opere idrauliche. Le testimonianze degli inter-venti dell’uomo sul territorio, dall’epoca etrusca in poi sono state rile-vate anche grazie alle ricostruzioni paleo-ambientali e fisiografiche prodotte da indagini geomorfologiche e dagli studi archeometrici. Lo studio della distribuzione spazio-temporale dei sedimenti e la ricostruzione dell’evoluzione geomorfologia del territorio permettono di ridisegnare l’evoluzione del paesaggio, identificare e descrivere la nascita, lo sviluppo e l’abbandono degli insediamenti. Ricostruzioni paleoambientali che permettono di ricostruire la storia insediativa, di individuare la localizzazione dei siti archeologici e quindi di mettere in atto le opportune strategie di tutela. Azioni di tu-tela indispensabili se si considera la presenza di uno dei più importanti siti archeologici del Mediterraneo, quali il sito Spina, in cui è stata rinvenuta la più bella collezione di ceramiche attiche e dell’importante insediamento rurale di Voghenza. La ricchezza dei reperti del sito archeologico di Spina, può esse-re osservata presso il Museo Archeologico di Ferrara, ma ad oggi non esiste nell’area archeologica un settore espositivo in cui poter prendere coscienza dell’importante patrimonio archeologico; da tale non fruibi-lità del sito deriva la non piena consapevolezza da parte della popola-zione che risiede nel territorio, dell’importanza del loro patrimonio ar-cheologico.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.