Recensendo lo studio di M. Pifferi, dedicato all’opera di Tiberio Deciani, l’autore si chiede quale modello ispiri la fondazione dell’odierno “ius europaem”, che pretende di elevare il diritto comune a proprio archetipo: se quello garantista volto ad erigere limiti formali alla punibilità, o piuttosto quello piegato a scopi repressivi che rischia, con l’elaborazione creativa dei principi, di condurre all’arbitrio del giudice.

Recensione a M. PIFFERI, Generalia delictorum. Il Tractatus criminalis di Tiberio Deciani e la Parte generale di diritto penale (Giuffrè, Milano, 2006)

NEGRI, Daniele
2006

Abstract

Recensendo lo studio di M. Pifferi, dedicato all’opera di Tiberio Deciani, l’autore si chiede quale modello ispiri la fondazione dell’odierno “ius europaem”, che pretende di elevare il diritto comune a proprio archetipo: se quello garantista volto ad erigere limiti formali alla punibilità, o piuttosto quello piegato a scopi repressivi che rischia, con l’elaborazione creativa dei principi, di condurre all’arbitrio del giudice.
2006
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