Nelle regioni ad agricoltura intensiva la semplificazione degli habitat e del paesaggio determina strutture a mosaico in cui, in una matrice di coltivi, persistono poche porzioni di habitat naturali o rinaturalizzati. La sopravvivenza, al loro interno, di vari organismi, fra cui gli Artropodi, può dipendere, oltre che dall’idoneità dell’habitat stesso, anche da talune caratteristiche del paesaggio. Chiarire i fattori ambientali che sottendono i pattern di biodiversità delle comunità ad Artropodi in un paesaggio agricolo può fornire indicazioni per una corretta pianificazione e gestione territoriale. La ricerca intrapresa nel Mezzano (Ferrara) vuole costruire un modello esplicativo della struttura di comunità in un pool di aree a vegetazione spontanea di origine recente e a basso contrasto rispetto alla matrice agraria, considerando come variabili predittive alcuni descrittori dell’habitat (struttura vegetazionale, contenuto in carbonio organico e in acqua del suolo), del paesaggio (connettività fra aree, uso del territorio circostante) e della configurazione spaziale (dimensioni e distanze fra le aree). Il modello multivariato sembra indicare relazioni fra alcune caratteristiche locali dell’habitat (diversità floristica e complessità architettonica della vegetazione), le modalità di gestione applicate e struttura di comunità (ricchezza in specie e densità). Meno importante sembra essere la struttura paesaggistica nel condizionare le comunità, che risultano dominate da taxa vagili e ad ampia diffusione sul territorio.

Comunità ad Artropodi di aree prative in un contesto agrario: ruolo dell'habitat e del paesaggio

PREVIATI, Enrico;FANO, Elisa Anna;FINOS, Livio;LEIS, Marilena
2006

Abstract

Nelle regioni ad agricoltura intensiva la semplificazione degli habitat e del paesaggio determina strutture a mosaico in cui, in una matrice di coltivi, persistono poche porzioni di habitat naturali o rinaturalizzati. La sopravvivenza, al loro interno, di vari organismi, fra cui gli Artropodi, può dipendere, oltre che dall’idoneità dell’habitat stesso, anche da talune caratteristiche del paesaggio. Chiarire i fattori ambientali che sottendono i pattern di biodiversità delle comunità ad Artropodi in un paesaggio agricolo può fornire indicazioni per una corretta pianificazione e gestione territoriale. La ricerca intrapresa nel Mezzano (Ferrara) vuole costruire un modello esplicativo della struttura di comunità in un pool di aree a vegetazione spontanea di origine recente e a basso contrasto rispetto alla matrice agraria, considerando come variabili predittive alcuni descrittori dell’habitat (struttura vegetazionale, contenuto in carbonio organico e in acqua del suolo), del paesaggio (connettività fra aree, uso del territorio circostante) e della configurazione spaziale (dimensioni e distanze fra le aree). Il modello multivariato sembra indicare relazioni fra alcune caratteristiche locali dell’habitat (diversità floristica e complessità architettonica della vegetazione), le modalità di gestione applicate e struttura di comunità (ricchezza in specie e densità). Meno importante sembra essere la struttura paesaggistica nel condizionare le comunità, che risultano dominate da taxa vagili e ad ampia diffusione sul territorio.
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