Riflettere sulla riqualificazione di piazza dei martiti ci porta a riflettere sulla città contemporanea, ed in particolare sulla sperimentazione di nuove forme di interazione fra l’esigenza di trasformazione della città e la possibilità di formulare configurazioni progettuali in continua mutazione per meglio adattarsi alle mutevoli dinamiche della società contemporanea, che ci appare come uno scenario complesso e poliedrico, aperta al potenziale catalizzatore delle nuove idee e delle proposte strategiche, ma soprattutto capace di interrogarsi sia sui problemi di carattere metropolitano sia sui punti microlocali. Piazza dei Martiri è, per l’appunto, un punto caldo, un luogo in cerca d’identità, un luogo ricordo del nostro passato e nello stesso tempo segno di “attesa piena di speranza”. Il progetto di riqualificazione di piazza dei Martiri individua nel rapporto sosta-memoria e dinamicità-impermanenza, l’essenza della proposta progettuale. In particolare si cerca di esprimere l’importanza nella società contemporanea della azione come meccanismo sintetico, in cui il progetto è concepito come frammento di paesaggio urbano, luogo di transito e instabile tra lo stare e l’attraversare, tra forme della durata e figure dell’instantaneità. Il progetto cerca di relazionare il tempo-effimero, l’impermanenza, l’instabilità proprie della nostra civiltà con un sistema ancora in essere che è quello del rapporto con la storia, proprio, fra l’altro, della cultura architettonica Italiana. Il progetto attraverso la definizione di nuove atmosfere dinamiche per nuove spazialità cerca la ‘rifondazione’ della piazza, poiché lo spazio collettivo contemporaneo non è più ascrivibile nella forma della “piazza” storica, ma in uno spazio non più fisso, ma in continua mutazione.
PUO' LA CITTA' CONTEMPORANEA TRASFORMARE UNO SPAZIO SENZA IDENTITA'?
GAIANI, Alessandro
2002
Abstract
Riflettere sulla riqualificazione di piazza dei martiti ci porta a riflettere sulla città contemporanea, ed in particolare sulla sperimentazione di nuove forme di interazione fra l’esigenza di trasformazione della città e la possibilità di formulare configurazioni progettuali in continua mutazione per meglio adattarsi alle mutevoli dinamiche della società contemporanea, che ci appare come uno scenario complesso e poliedrico, aperta al potenziale catalizzatore delle nuove idee e delle proposte strategiche, ma soprattutto capace di interrogarsi sia sui problemi di carattere metropolitano sia sui punti microlocali. Piazza dei Martiri è, per l’appunto, un punto caldo, un luogo in cerca d’identità, un luogo ricordo del nostro passato e nello stesso tempo segno di “attesa piena di speranza”. Il progetto di riqualificazione di piazza dei Martiri individua nel rapporto sosta-memoria e dinamicità-impermanenza, l’essenza della proposta progettuale. In particolare si cerca di esprimere l’importanza nella società contemporanea della azione come meccanismo sintetico, in cui il progetto è concepito come frammento di paesaggio urbano, luogo di transito e instabile tra lo stare e l’attraversare, tra forme della durata e figure dell’instantaneità. Il progetto cerca di relazionare il tempo-effimero, l’impermanenza, l’instabilità proprie della nostra civiltà con un sistema ancora in essere che è quello del rapporto con la storia, proprio, fra l’altro, della cultura architettonica Italiana. Il progetto attraverso la definizione di nuove atmosfere dinamiche per nuove spazialità cerca la ‘rifondazione’ della piazza, poiché lo spazio collettivo contemporaneo non è più ascrivibile nella forma della “piazza” storica, ma in uno spazio non più fisso, ma in continua mutazione.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.