L’articolo analizza gli autoritratti delle artiste come forme di narrazione culturale. Mentre dal’600 alla fine dell’800 essi documentano un’identità professionale spesso misconosciuta, nel corso del ‘900 le autorappresentazioni delle artiste riflettono identità in cambiamento, raccontano storie individuali e trasformazioni sociali (Frida Kalho, Jo Spence), costruiscono geneaologie individuali e collettive (Rose Garrard, Judy Chicago). In particolare nella seconda metà del 900 anche gli autoritratti sono segnati dalle teorie della decostruzione: dalle performance/smascheramenti delle identità di genere (Claude Cahun e Cindy Sherman), agli acting-out della Body Art (Gina Pane, Orlan), agli acting-in dell’arte attuale, riflessiva e segnata da una forte dematerializzazione. In chiusura si propone una breve riflessione sullo straordinario esperimento di creatività-creazione tentato da Carla Lonzi negli anni ’60, con Autoritratto, libro costruito sulle interviste a 14 fra i più importanti artisti italiani, al termine del quale Lonzi abbandonò definivamente la critica d’arte per diventare una delle fondatrici del movimento feminista in Italia.

Le insegne del sé. Genere, narrazioni e costruzioni dell'autoritratto

TRASFORINI, Maria Antonietta
2006

Abstract

L’articolo analizza gli autoritratti delle artiste come forme di narrazione culturale. Mentre dal’600 alla fine dell’800 essi documentano un’identità professionale spesso misconosciuta, nel corso del ‘900 le autorappresentazioni delle artiste riflettono identità in cambiamento, raccontano storie individuali e trasformazioni sociali (Frida Kalho, Jo Spence), costruiscono geneaologie individuali e collettive (Rose Garrard, Judy Chicago). In particolare nella seconda metà del 900 anche gli autoritratti sono segnati dalle teorie della decostruzione: dalle performance/smascheramenti delle identità di genere (Claude Cahun e Cindy Sherman), agli acting-out della Body Art (Gina Pane, Orlan), agli acting-in dell’arte attuale, riflessiva e segnata da una forte dematerializzazione. In chiusura si propone una breve riflessione sullo straordinario esperimento di creatività-creazione tentato da Carla Lonzi negli anni ’60, con Autoritratto, libro costruito sulle interviste a 14 fra i più importanti artisti italiani, al termine del quale Lonzi abbandonò definivamente la critica d’arte per diventare una delle fondatrici del movimento feminista in Italia.
2006
Trasforini, Maria Antonietta
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