Il più esteso deposito eolico dell’emisfero sud, che ricopre una superficie di circa 1.1x106 Km2, è la regione dei loess argentini, compresi tra la latitudine 20° e 40° Sud, a cui appartiene l’area “pampeana bonaerense” che riveste particolare interesse nello studio della genesi dei loess e degli eventi paleoclimatici pleistocenici - olocenici. Particolarmente interessante è lo studio mineralogico-petrografico e geochimico del bacino idrografico del Quequén Grande (Fig. 1), che, all’interno della regione “pampeana bonaerense”, occupa circa 10.000 km2 del settore Sud-Est della provincia di Buenos Aires. I loess argentini sono depositi quaternari che hanno registrato le variazioni paleoambientali tra i periodi glaciali ed interglaciali in un territorio non soggetto ad importanti eventi deformativi e tettonici il cui studio geologico, sedimentologico, petrografico e geochimico dei sedimenti e delle acque può contribuire a chiarire gli effetti delle variazioni climatiche sul pianeta, e permettere l’identificazione di eventuali marker paleoclimatici. Problematiche e metodi di approccio Il presente studio del Fiume Quequén Grande è articolato nella caratterizzazione mineralogico-petrografica di sedimenti fluviali e delle acque prelevati in corrispondenza di sezioni fluviali selezionate per l’analisi e lo studio della dinamica fluviale (Teruggi et al., 2003). Tale indagine è finalizzata anche alla definizione dell’impatto antropico e dello stato ambientale del bacino attraverso l’analisi dei sedimenti fluviali e delle risorse idriche superficiali. Si ricorda che il bacino del Fiume Quequén Grande dal punto di vista socioeconomico, fa parte di una delle pianure più produttive del mondo, soggetta ad attività agricola intensiva. Inoltre l’analisi delle variazioni composizionali dei sedimenti può contribuire alla formulazione dei fattori di rischio idrogeologico e sanitario in un’area costituita da sedimenti fortemente erodibili coinvolti sempre di più frequentemente da eventi di inondazioni che spesso hanno compromesso attività produttive e causato perdite di rilevanza economica. Vengono in più affrontati lo studio dei processi di formazione del loess e delle relazioni fra le variazioni composizionali, tessiturali e petrografiche dei sedimenti. Essendo un bacino di ambiente di pianura di origine eolica per apporti extra bacinali costanti nel tempo (ad eccezione di piccoli apporti locali limitati a affluenti di piccola estensione del settore settentrionale del bacino), eventuali differenze composizionali forniscono interessanti informazioni sulla genesi del loess e di eventuali variazioni negli apporti, e quindi un contributo ad un tema fin ad ora poco sviluppato nella letteratura scientifica.
Caratterizzazione qualitativa dei sedimenti del Fiume Quequen Grande, Argentina
MARROCCHINO, Elena;VACCARO, Carmela
2004
Abstract
Il più esteso deposito eolico dell’emisfero sud, che ricopre una superficie di circa 1.1x106 Km2, è la regione dei loess argentini, compresi tra la latitudine 20° e 40° Sud, a cui appartiene l’area “pampeana bonaerense” che riveste particolare interesse nello studio della genesi dei loess e degli eventi paleoclimatici pleistocenici - olocenici. Particolarmente interessante è lo studio mineralogico-petrografico e geochimico del bacino idrografico del Quequén Grande (Fig. 1), che, all’interno della regione “pampeana bonaerense”, occupa circa 10.000 km2 del settore Sud-Est della provincia di Buenos Aires. I loess argentini sono depositi quaternari che hanno registrato le variazioni paleoambientali tra i periodi glaciali ed interglaciali in un territorio non soggetto ad importanti eventi deformativi e tettonici il cui studio geologico, sedimentologico, petrografico e geochimico dei sedimenti e delle acque può contribuire a chiarire gli effetti delle variazioni climatiche sul pianeta, e permettere l’identificazione di eventuali marker paleoclimatici. Problematiche e metodi di approccio Il presente studio del Fiume Quequén Grande è articolato nella caratterizzazione mineralogico-petrografica di sedimenti fluviali e delle acque prelevati in corrispondenza di sezioni fluviali selezionate per l’analisi e lo studio della dinamica fluviale (Teruggi et al., 2003). Tale indagine è finalizzata anche alla definizione dell’impatto antropico e dello stato ambientale del bacino attraverso l’analisi dei sedimenti fluviali e delle risorse idriche superficiali. Si ricorda che il bacino del Fiume Quequén Grande dal punto di vista socioeconomico, fa parte di una delle pianure più produttive del mondo, soggetta ad attività agricola intensiva. Inoltre l’analisi delle variazioni composizionali dei sedimenti può contribuire alla formulazione dei fattori di rischio idrogeologico e sanitario in un’area costituita da sedimenti fortemente erodibili coinvolti sempre di più frequentemente da eventi di inondazioni che spesso hanno compromesso attività produttive e causato perdite di rilevanza economica. Vengono in più affrontati lo studio dei processi di formazione del loess e delle relazioni fra le variazioni composizionali, tessiturali e petrografiche dei sedimenti. Essendo un bacino di ambiente di pianura di origine eolica per apporti extra bacinali costanti nel tempo (ad eccezione di piccoli apporti locali limitati a affluenti di piccola estensione del settore settentrionale del bacino), eventuali differenze composizionali forniscono interessanti informazioni sulla genesi del loess e di eventuali variazioni negli apporti, e quindi un contributo ad un tema fin ad ora poco sviluppato nella letteratura scientifica.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.