Facendo tesoro delle indicazioni di Guidi, , “I numeri della tradizione dantesca” (dove si dimostra - e il dato è assolutamente soprendente - che la produzione tosco-fiorentina del secondo quarto del Trecento fu 50 volte più ricca di quella settentrionale contemporanea, che deve essere quindi più vicina all’originale perduto), si classificano 20 copie settentrionali fin qui pressoché ignorate dagli studi danteschi e che sono testualemnte più genuine. Ne consegue che la zona tosco-fiorentina della tradizione su cui sono fondate tutte le edd. novecentesche è testualmente poco affidabile e che la tradizione settentrionale è fondamentale per la ricostruzione dle testo dantesco
Fuori dall'antica vulgata. Nuove prospettive sulla tradizione della "Commedia"
TROVATO, Paolo
2007
Abstract
Facendo tesoro delle indicazioni di Guidi, , “I numeri della tradizione dantesca” (dove si dimostra - e il dato è assolutamente soprendente - che la produzione tosco-fiorentina del secondo quarto del Trecento fu 50 volte più ricca di quella settentrionale contemporanea, che deve essere quindi più vicina all’originale perduto), si classificano 20 copie settentrionali fin qui pressoché ignorate dagli studi danteschi e che sono testualemnte più genuine. Ne consegue che la zona tosco-fiorentina della tradizione su cui sono fondate tutte le edd. novecentesche è testualmente poco affidabile e che la tradizione settentrionale è fondamentale per la ricostruzione dle testo dantescoI documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.