Le modificazioni endocrine conseguenti alla menopausa sono in grado di indurre una diminuzione della massa muscolare soprattutto a livello addominale con concomitante aumento della massa grassa e diminuzione del consumo energetico. L’eccessivo accumulo di massa grassa in sede addominale costituisce “fattore indipendente” di rischio cardiovascolare.Infatti, il rilascio da parte dei depositi adiposi addominali di eccessive quantità di acidi grassi con impatto metabolico diretto sul fegato attraverso la circolazione portale è causa di alterazioni favorenti un aumento del rischio cardiovascolare. Recenti evidenze sperimentali suggeriscono che sia proprio un aumento dello stress ossidativo (processi di ossidazione localizzati alla parete vasale e sistemici) il meccanismo patogenetico che lega l’obesità alla malattia aterosclerotica (5,6). L’analisi dei nostri dati ha dimostrato che il 100% delle donne in sovrappeso (BMI > 25) aveva valori percentuali di massa grassa globale classificabili come elevati (> 31%). Al contrario nel gruppo di donne con BMI < 25 solo il 50% aveva una massa grassa < al 31% e il restante 50%, apparentemente in normo-peso, aveva valori di massa grassa totale elevati. Questo dato dimostra quindi che il BMI è indice affidabile di presenza di grasso in eccesso per valori di BMI superiori a 25, mentre lo stesso non si può dire per valori di BMI < 25 (normo o sottopeso). Esiste quindi una percentuale significativa di popolazione femminile, almeno in età climaterica, con apparente peso normale ed elevati livelli di grasso (soggetti “over-fat” e non “over-weight”) e quindi a maggiore rischio cardiovascolare. In conclusione, i nostri dati suggerirebbero l’opportunità di indagare la composizione e distribuzione della massa grassa in tutte le donne in normopeso almeno in età climaterica, almeno nei soggetti con presenza di fattori anamnestici di rischio cardiovascolare. I dati attendono infine conferma da una casistica più ampia che potrà essere disponibile solo dopo avere calcolato i relativi valori di normalità su di un campione di donne più numeroso e rappresentativo delle diverse fasce di età
Studio della composizione e distribuzione della massa corporea in una popolazione femminile in et¿ climaterica
BONACCORSI, Gloria;PANSINI, Francesco Saverio
2006
Abstract
Le modificazioni endocrine conseguenti alla menopausa sono in grado di indurre una diminuzione della massa muscolare soprattutto a livello addominale con concomitante aumento della massa grassa e diminuzione del consumo energetico. L’eccessivo accumulo di massa grassa in sede addominale costituisce “fattore indipendente” di rischio cardiovascolare.Infatti, il rilascio da parte dei depositi adiposi addominali di eccessive quantità di acidi grassi con impatto metabolico diretto sul fegato attraverso la circolazione portale è causa di alterazioni favorenti un aumento del rischio cardiovascolare. Recenti evidenze sperimentali suggeriscono che sia proprio un aumento dello stress ossidativo (processi di ossidazione localizzati alla parete vasale e sistemici) il meccanismo patogenetico che lega l’obesità alla malattia aterosclerotica (5,6). L’analisi dei nostri dati ha dimostrato che il 100% delle donne in sovrappeso (BMI > 25) aveva valori percentuali di massa grassa globale classificabili come elevati (> 31%). Al contrario nel gruppo di donne con BMI < 25 solo il 50% aveva una massa grassa < al 31% e il restante 50%, apparentemente in normo-peso, aveva valori di massa grassa totale elevati. Questo dato dimostra quindi che il BMI è indice affidabile di presenza di grasso in eccesso per valori di BMI superiori a 25, mentre lo stesso non si può dire per valori di BMI < 25 (normo o sottopeso). Esiste quindi una percentuale significativa di popolazione femminile, almeno in età climaterica, con apparente peso normale ed elevati livelli di grasso (soggetti “over-fat” e non “over-weight”) e quindi a maggiore rischio cardiovascolare. In conclusione, i nostri dati suggerirebbero l’opportunità di indagare la composizione e distribuzione della massa grassa in tutte le donne in normopeso almeno in età climaterica, almeno nei soggetti con presenza di fattori anamnestici di rischio cardiovascolare. I dati attendono infine conferma da una casistica più ampia che potrà essere disponibile solo dopo avere calcolato i relativi valori di normalità su di un campione di donne più numeroso e rappresentativo delle diverse fasce di etàI documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.