Il commento analizza gli effetti che sono derivati ai procedimenti penali in corso dall’immediata applicazione dei limiti all’appello delle sentenze di proscioglimento, limiti frutto della riforma realizzata con legge n. 46 del 2006; l’esame è condotto alla luce del principio della tutela dell’affidamento, così da mostrarne le possibili interferenze con l’esigenza di anticipazione del favor rei che la novella persegue. Si sottolineano quindi le incongruenze con la disciplina “a regime”, quali emergono dalla scelta normativa diretta a rendere inammissibili ex lege gli appelli pendenti alla data di entrata in vigore della riforma. Uno spazio a parte è dedicato al controverso destino degli appelli in corso presentati dalla parte civile. L’approfondimento investe, poi, le modalità rituali che presiedono alla declaratoria della causa di inammissibilità di diritto transitorio, il connesso recupero del ricorso per cassazione contro la sentenza di proscioglimento di primo grado, recupero cui accede un termine supplementare per l’adeguamento dei motivi di ricorso alla versione riformata dell’art. 606 CPP. Infine, l’autore si occupa dell’annullamento “senza seguito” della condanna derivata dall’impugnazione di una pronuncia assolutoria.
Commento all'art. 10 della legge 20 febbraio 2006 n. 46-Modifiche al codice di procedura penale, in materia di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento
NEGRI, Daniele
2007
Abstract
Il commento analizza gli effetti che sono derivati ai procedimenti penali in corso dall’immediata applicazione dei limiti all’appello delle sentenze di proscioglimento, limiti frutto della riforma realizzata con legge n. 46 del 2006; l’esame è condotto alla luce del principio della tutela dell’affidamento, così da mostrarne le possibili interferenze con l’esigenza di anticipazione del favor rei che la novella persegue. Si sottolineano quindi le incongruenze con la disciplina “a regime”, quali emergono dalla scelta normativa diretta a rendere inammissibili ex lege gli appelli pendenti alla data di entrata in vigore della riforma. Uno spazio a parte è dedicato al controverso destino degli appelli in corso presentati dalla parte civile. L’approfondimento investe, poi, le modalità rituali che presiedono alla declaratoria della causa di inammissibilità di diritto transitorio, il connesso recupero del ricorso per cassazione contro la sentenza di proscioglimento di primo grado, recupero cui accede un termine supplementare per l’adeguamento dei motivi di ricorso alla versione riformata dell’art. 606 CPP. Infine, l’autore si occupa dell’annullamento “senza seguito” della condanna derivata dall’impugnazione di una pronuncia assolutoria.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.