Negli anni dei governi napoleonici Prony trascorse quasi due anni in Italia, dove fu impegnato in grandi progetti come lo studio del sistema fluviale del Po. Fu Prony il consulente di Napoleone quando fu decretata nel 1805 l’immissione del Reno in Po. Prony fu poi in Italia nel 1807-8, dopo la pace di Presburgo e l’annessione dei territori veneti, quando si occupò della sistemazione della laguna e del porto di Venezia; fu infine in Italia nel 1810-11, dopo l’annessione di Roma all’Impero nel 1809, come membro della Commissione incaricata del prosciugamento delle Paludi Pontine, per cui redasse un monumentale lavoro scientifico e tecnico che fu il riferimento per gli studi sulle bonifiche dei territori paludosi per oltre un secolo. La pubblicazione di una ventina di lettere inedite di Prony e di altre di Fossombroni, Sganzin, Degerando, Navier, getta nuova luce su un’epoca di progettualità che vide un grande ricorso da parte di Napoleone e dei suoi funzionari alla cultura scientifica. Le missioni di Prony sono anche documentate dalla sua corrispondenza, qui pubblicata, con i Ministri dell’Interno, col Direttore generale dei Ponti e Strade e col Vicerè, che provengono dagli Archives Nationales di Parigi, e dalle relazioni che si trovano al centro di documentazione dell’Ecole Nationale des Ponts et Chaussées a Champs-sur-Marne.
Dell'Italia. Lettere di Fossombroni, Navier, Prony
BORGATO, Maria Teresa
2007
Abstract
Negli anni dei governi napoleonici Prony trascorse quasi due anni in Italia, dove fu impegnato in grandi progetti come lo studio del sistema fluviale del Po. Fu Prony il consulente di Napoleone quando fu decretata nel 1805 l’immissione del Reno in Po. Prony fu poi in Italia nel 1807-8, dopo la pace di Presburgo e l’annessione dei territori veneti, quando si occupò della sistemazione della laguna e del porto di Venezia; fu infine in Italia nel 1810-11, dopo l’annessione di Roma all’Impero nel 1809, come membro della Commissione incaricata del prosciugamento delle Paludi Pontine, per cui redasse un monumentale lavoro scientifico e tecnico che fu il riferimento per gli studi sulle bonifiche dei territori paludosi per oltre un secolo. La pubblicazione di una ventina di lettere inedite di Prony e di altre di Fossombroni, Sganzin, Degerando, Navier, getta nuova luce su un’epoca di progettualità che vide un grande ricorso da parte di Napoleone e dei suoi funzionari alla cultura scientifica. Le missioni di Prony sono anche documentate dalla sua corrispondenza, qui pubblicata, con i Ministri dell’Interno, col Direttore generale dei Ponti e Strade e col Vicerè, che provengono dagli Archives Nationales di Parigi, e dalle relazioni che si trovano al centro di documentazione dell’Ecole Nationale des Ponts et Chaussées a Champs-sur-Marne.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.